Herman Belgian Bar, come perdersi a Berlino bevendo alcune delle migliori birre belghe

Herman Belgian Bar: Bravebelgians. Come perdersi a Berlino, in compagnia di Bart, bevendo alcune delle migliori birre belghe.

Così come lo avevo lasciato, l’ho pure ritrovato: mi riferisco all’Herman Belgian Bar, un paradiso per gli amanti delle birre con un’anima forte e decisa, come la figura che puoi incontrare dall’altro lato del bancone. Nel lontano 2015, quando venni a Berlino per la prima volta, prenotai il mio soggiorno nelle vicinanze della metro di Senefelderplatz e una sera, mentre vagavo in cerca di un locale dove ripararmi dal gelido freddo invernale, finii proprio all’Herman. Quando entrai fu amore a prima vista con la varietà di birre belghe che vidi. Il resto fatico a ricordarlo, un po’ perché di tempo ne è passato e un po’ per il fiume di birra che scorreva nel bar. Ciò che rimase nitido però, nel corso degli anni, fu l’incontro con Bart, il gestore del locale. Le sensazioni che provai la prima volta si sono replicate recentemente, quando mi trovai nelle vicinanze e decisi di sedermi nuovamente al bancone del bar. A distanza di sei anni ho avuto il piacere di rincontrarlo e, come prevedibile che fosse, ho provato alcune tra le migliori birre artigianali belghe.

 

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Vi racconto com’è l’Herman Belgian Bar

Situato nei pressi della fermata di Senefelderplatz, nel quartiere di Berlin-Mitte, l’Herman Belgian Bar è aperto ormai dal lontano 2012, quando Bart decise di aprire la sua birreria. Una volta che si mette piede all’interno, si può notare come a fare da cornice sulla parete ci sia una mensola minimale, ma al contempo ampia e funzionale per esibire alcune tra le birre proposte da Bart. Il locale si sviluppa in orizzontale e una volta superato il bancone, che domina l’ingresso, troviamo un corridoio con dei tavoli dove trascorrere, in disparte, un momento conviviale in compagnia di amici e di una buona birra. In fondo al locale, un soppalco in legno rialzato segna la fine del locale e Bart, appassionato di calcio e ciclismo, trasmette sempre gli eventi in diretta per il suo pubblico. In altre occasioni, potreste anche assistere a un dj set live durante l’orario di aperitivo. Di sera invece, si crea un’atmosfera familiare intorno al bancone del bar, tant’è che non è poi così raro condividere qualche birra in compagnia dei presenti.

Due parole con Bart

Dopo una vita passata girovagando per il mondo, tra Belgio, Stati Uniti e Italia, Bart decise di trasferirsi a Berlino. Lui stesso mi rivela: «sono giunto a Berlino senza un motivo preciso, mi piaceva l’idea di vivere in questa città». Forse, in fondo, l’idea di trasferirsi in questa città, non è del tutto casuale. Da piccolo, attraverso il professor Herman, storico amico di famiglia, entrò in contatto con la lingua tedesca e lo stesso Herman diventerà il protagonista della sua birreria. Lo stesso Bart mi rivela: «quando giunse il momento di decidere il nome del locale, mi trovai con alcune opzioni sul tavolo. Nessuna mi entusiasmava davvero, finché non ho pensato spontaneamente al professor Herman. Chiesi alla moglie se potessi usare il nome di suo marito per la mia birreria e se potessi avere anche alcune foto che lo rappresentavano in passato. Proprio una di queste foto è diventata il logo del mio locale e la si può trovare su tutti i miei listini. Non mi sento di definirlo come un mio mentore, posso però confidarti che era una figura carismatica e dai grandi valori, alla quale mi sento tuttora molto legato».

Più di un centinaio di birre

L’Herman Belgian Bar si distingue per una vastissima e ricca proposta di birre belghe. Il listino include un centinaio di birre, dalle varie birre Trappiste, prodotte solamente in dodici monasteri al mondo, alle Saison, alle Stout, passando per le Blonde e le Amber fino e alle Lambic, caratterizzate da note aspre acidule e ottenute secondo il metodo più antico al mondo di produzione della birra. Le birre vengono servite interamente in bottiglia e se vi starete chiedendo per quale ragione ci siano solo birre in bottiglia, il motivo è molto chiaro: la tradizione belga predilige il consumo di birre in bottiglia. Inoltre, le composizioni chimiche delle varie birre prevedono una continua fermentazione e una conseguente trasformazione del prodotto anche a distanza di molto tempo dall’imbottigliamento. Il mantenimento all’interno della bottiglia permette il processo di trasformazione, che nel comune fusto non sarebbe invece possibile. Se invece vi volete accontentare di una semplice birra alla spina, potete assaggiare delle birre definite dallo stesso Bart “Icebreaker” e proposte con l’intento di “rompere il ghiaccio” prima di passare a delle birre più complesse e strutturate. Si tratta di alcune delle belghe più famose, come ad esempio Leffe, Blanche de Namur, Hoegaarden e Jupiler e vengono solitamente alternate a seconda della stagione.

Herman Belgian Bar

Schönhauser Allee 173, 10119

Domenica – Giovedì 18:00 – 24:00

Venerdì e Sabato 18:00 – 2:00

A partire dal mese di novembre, il locale sarà chiuso nella giornata di lunedì.

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In copertina: Birre belghe – Herman Belgian Bar © Neil Turner da Flickr CC2.0 https://www.flickr.com/photos/neilt/15481300287