Germania, infermiere ha ucciso “per vanità” più di 90 pazienti. È il più feroce serial killer della storia tedesca

Il suo nome è Niels Högel, ha 41 anni ed era già stato condannato dieci anni fa per la morte di sei persone

È ormai  il più feroce serial killer della storia tedesca. E non è detto che le 90 morti accertate siano il numero giusto. Secondo gli inquirenti – che hanno appena terminato le indagini dopo più di 10 anni di lavoro –  potrebbero però essere anche il doppio.

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I fatti

Il tutto è accaduto presso la clinica di Oldenburg, città della Bassa Sassonia (450 km ad ovest da Berlino). Viene assunto nel 1999, reparto di cardiochirurgia e terapia intensiva. Nel 2001 si trasferisce presso quella vicina di Delmendorst con analoghe funzioni. Il lavoro sembra che lo sfinisca, è depresso, o almeno è questo che dicono di lui i suoi colleghi. Högel comincia anche a bere. Vuole attenzioni. Cerca di guadagnarsele come nessun altro penserebbe mai. Di nascosto inietta Gilurtytmal a molti dei suoi pazienti. Si tratta di un farmaco che – se preso in grandi quantità – causa infarto o collasso circolatorio. Per salvarsene serve una pronta rianimazione. E Högel vuole fare “l’eroe” per poi vantarsi con i colleghi.

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È stato scoperto per caso

A coglierlo sul fatto nel 2005 mentre inietta il letale Gilurtytmal ad un paziente, è stato un suo collega. Il paziente si salva, ma Högel viene condannato nel 2008 per tentato omicidio a 8 anni di carcere. Le indagini proseguono e nel 2015 si aggiunge una condanna per la morte di altre due persone e il tentato omicidio di tre. Ora, come afferma Arne Schmidt, a capo dell’indagine: “Dopo 134 riesumazioni e centinaia di testimonianze, siamo in grado di provare almeno 90 omicidi, ce ne sono almeno altrettanti che non riusciamo a dimostrare”. Come riporta la Süddeusche Zeitung, per scoprirlo sono state riesumate dozzine di salme, ma molte sono state cremate. Da qui l’impossibilità di calcolare esattamente il numero di uccisioni. Ad ogni modo, sembra che Högel si sia vantato in carcere con il suo compagno di cella, di aver smesso di contare il numero di uccisioni dopo la cinquantesima.

L’indagine si allarga

Sotto indagine ci sono anche anche due ex primari ed il direttore di terapia intensiva di Delmenhorst, accusati di omissioni, mentre sono ancora in corso le indagini sui responsabili dell’ospedale di Oldenburg. Si è scoperto infatti che nel 2001, ad Oldenburg, ci fu una riunione per capire le ragioni dell’elevata media di morti nel reparto di cardiologia. Högel fu trasferito a Delmendorst, ma nessuno avvertì la polizia dell’anomalia.

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