Germania, aumentano i casi di molestie sessuali nelle piscine

Germania. Nelle piscine tedesche la polizia ha riportato un aumento dei crimini sessuali. Dal 2013 al 2016 le molestie sono aumentate e le modalità di aggressione sono cambiate, così come si è modificato il rapporto tra la percentuale degli aggressori tedeschi e quella degli stranieri.

La “novità” del 2016. Anche nell’arco degli anni passati erano stati riportati dei casi simili, ma si trattava sempre di singoli individui. La novità del 2016 consiste nella collettività di queste aggressioni. Tali episodi sono stati definiti come «una nuova forma di criminalità» dalla polizia tedesca. Nella maggior parte dei casi, gli aggressori non sono di nazionalità tedesca e quasi tutte le aggressioni sono avvenute durante i primi quattro mesi del 2016, per poi diradarsi da maggio.

Niente più aggressioni in estate. Il brusco stop registrato è stato messo in relazione dalla polizia con una maggiore consapevolezza del problema da parte dei frequentatori delle piscine. Dopo i fatti di Colonia, infatti, si reputa che i cittadini siano più attenti e tempestivi nel riportare episodi simili; al contempo, la polizia è più rapida negli interventi. Nell’intero 2015 nella regione della Bassa Sassonia, ad esempio, si calcolavano 50 casi di questo genere e sembrerebbe che, durante lo scorso anno, la maggior parte degli aggressori fosse di nazionalità tedesca, contrariamente a quanto riportato per il 2016.

L’aumento vertiginoso del 2016. Il numero di episodi riportati sino ad ora per l’anno corrente è invece già di 103. Le piscine maggiormente interessate sarebbero quelle nella Renania Settentrionale-Vestfalia. Le aggressioni vanno dagli insulti all’esibizionismo, ma ci sono anche alcuni casi di stupro. Nel 2014 i casi riportati a Düsseldorf erano solo sette; nel 2015, sono diventati 24. Per ora, nel 2016, sono otto. Un portavoce della piscina ha tenuto a specificare, come riportato da The Local, che spesso i casi di aggressione non vengono segnalati ai gestori del complesso sportivo, bensì direttamente alla polizia.

Misure preventive. Monika Düker, portavoce del partito dei Verdi, ha affermato che «ogni aggressione sessuale in una piscina è un’aggressione di troppo. In ogni caso, parlare di aumento vertiginoso è una chiara esagerazione. Inoltre, non c’è motivo di impedire ai rifugiati l’accesso alle piscine». A gennaio, infatti, un complesso sportivo a Bornheim, aveva chiuso l’accesso ai rifugiati di sesso maschile, perché le nuotatrici si sentivano in pericolo. I servizi sociali erano intervenuti con dei corsi di sensibilizzazione a ciò che è ammissibile in una piscina tedesca, risolvendo il problema nell’arco di pochi giorni.

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Immagine di copertina (C) Tom Markham, Young Girl Swimming CC BY SA 2.0