Germania, al via i test umani del vaccino CureVac

L’azienda biotecnologica tedesca CureVac inizia gli studi sull’uomo per il vaccino contro il Coronavirus. Il vaccino potrebbe essere pronto in autunno

Tutto il mondo attende il vaccino contro il Coronavirus che sancirebbe l’inizio della fine della malattia che ha stravolto il 2020. Oggi, c’è una buona notizia: l’azienda di biotecnologie tedesca CureVac ha infatti ottenuto il permesso per iniziare la sperimentazione umana di un vaccino. Il vaccino di CureVac utilizza una nuova tecnologia basata sull’mRNA, mai utilizzato fino ad oggi per produrre un vaccino. Il processo comporta l’iniezione di una breve sequenza di materiale genetico virale per innescare una risposta immunitaria producendo proteine che agiscono contro il virus. La sperimentazione dell’aineda coinvolgerà 168 cittadini in salute, di cui 144 già dal mese di Giugno. L’Istituto Paul Ehrlich (PEI), l’organismo tedesco responsabile della valutazione degli studi clinici e dell’approvazione dei vaccini, ha definito l’approvazione “una pietra miliare importante”. In occasione del Brussels Forum del German Marshall Fund (Gmf), il Ministro della Salute tedesco Jens Spahn si è dichiarato positivo: «C’è la possibilità che avremo entro l’anno il primo vaccino. Quando si parla di vaccini e ricerche può sempre succedere qualcosa, non mi sbilancio su una data, ma siamo ottimisti». La Germania, insieme all’Italia, l’Olanda e la Francia ha stretto un accordo con la multinazionale inglese AstraZeneca per la distribuzione del vaccino in tutta l’Europa. Il colosso inglese si impegna così ad acquistare 400 milioni di dosi di vaccino per l’intera Europa.

Economia e geopolitica del vaccino

Il 15 giugno il governo tedesco ha dichiarato che parteciperà con una quota di 300 milioni di euro al gruppo CureVac, assumendo il 23% delle quote dell’azienda, attraverso la banca pubblica KFW, senza tuttavia influire sulle decisioni dell’impresa. Il Ministro Spahn si è espresso anche su questo: «Vogliamo investire in questa azienda, per farci trovare pronti non solo a questa ma anche alle prossime pandemie». Dietro a questa scelta ci sono anche motivazioni di strategia internazionale. Infatti, a marzo erano circolate voci circa un tentativo degli USA di acquistare il vaccino da CureVac, poi smentite dall’azienda. La creazione di un vaccino europeo è importante e fa parte di una strategia di ampio respiro volta a garantire un ruolo indipendente e forte all’UE, sempre più schiacciata dalla “nuova Guerra fredda” tra Cina e Stati Uniti. Spahn lo ha confermato: «Vediamo questa via bipolare fra Cina e Usa, l’Europa deve diventare più indipendente, dobbiamo produrlo da soli. Ci sono aree in cui abbiamo bisogno di più indipendenza europea, CureVac è una piccola parte di questa strategia».

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Immagine di copertina: Pixabay