Disco di Nebra ©dbachmann - CC BY-SA 3.0https://it.wikipedia.org/wiki/Disco_di_Nebra#/media/File:Nebra_Scheibe.jpg

Disco di Nebra, lo straordinario manufatto che rappresenta il cielo stellato tedesco nell’età del bronzo

In Germania una delle più antiche rappresentazioni della volta celeste

Ritrovato nei pressi della collina di Mittelberg, a circa 180 chilometri da Berlino, il Disco di Nebra ha da subito affascinato gli archeologi. Datato al 1.600 a.C., il prezioso manufatto è un disco di bronzo del diametro di 32 centimetri sulla cui superficie sono state applicate delle foglie d’oro che rappresentano la luna crescente, il sole (alcuni sostengono che sia una luna piena) e 23 stelle. Altre due fasce presenti alle estremità del disco sarebbero, secondo gli studiosi, una barca e l’orizzonte. Il Disco di Nebra è un’ulteriore testimonianza di come già durante l’età del Bronzo i nostri antenati studiassero la volta celeste, basti pensare che il manufatto è stato ritrovato a poca distanza da un sito estremamente importante per gli studi astronomici, di cui avevamo già scritto: il Cerchio di Goseck. Nonostante sia stato realizzato centinaia di anni più tardi rispetto all’osservatorio, i dettagli del cielo che decorano il Disco di Nebra, secondo il professor Wolfhard Schlosser dell’Università di Bochum, sono stati realizzati studiando gli astri proprio dall’osservatorio di Goseck.

Il ritrovamento è avvenuto in maniera del tutto casuale

Il Disco di Nebra è stato ritrovato nel 1999 da alcuni cacciatori di tesori che stavano setacciando la zona della collina di Mittelberg alla ricerca di manufatti antichi da poter vendere. Sforunatamente l’inesperienza di queste persone ha fatto si che, mentre disseppelivano il Disco, abbiano provocato ingenti danni all’opera. Secondo la legge, però, il Disco di Nebra appartiene allo stato della Sassonia-Anhalt, quando i cacciatori hanno tentato di vendere illegalmente il Disco di Nebra, sono stati subito arrestati e l’oggetto è stato restituito ai legittimi proprietari e gli archeologi hanno potuto studiare il manufatto per scoprirne i segreti. Attualmente è conservato presso il museo della preistoria della città di Halle. Gli studiosi hanno scoperto che un gruppo di 7 stelle presenti sulla superficie del Disco, corrispondono alle Pleiadi. Altri analisi hanno rivelato che lo sfondo era, in origine, colorato con un viola molto scuro. Secondo gli archeologi il Disco, oltre a rappresentare la volta celeste, serviva alle popolazioni dell’Età del Bronzo per calcolare i periodi più propizi per i raccolti.

C’è chi pensa che il Disco di Nebra sia un falso

Non tutti sono però convinti dell’originalità dell’oggetto. Nel 2004 l’archeologo Peter Schauer dell’Università di Regensburg ha dichiarato che il Disco di Nebra era un oggetto creato ad hoc in anni recenti. Secondo Schauer la patina che ricopre il manufatto sarebbe stata creata artificialmente e i buchi presenti sulla sommità del disco sarebbero troppo perfetti per essere antichi. Le dichiarazioni di Schauer, però, erano state fatte senza che lo studioso avesse mai condotto analisi specifiche sul Disco. L’Istituto Halle per la ricerca archeologica ha smentito le dichiarazioni di Schauer e confermato, attraverso numerosi test, l’autenticità dell’oggetto. Questo rende il Disco di Nebra una delle più importanti testimonianze su quanto fossero avanzati gli studi astronomici dei nostri antenati.

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Immagine di copertina: Disco di Nebra ©dbachmann – CC BY-SA 3.0