Schützenstraße: il quartiere berlinese progettato da Aldo Rossi, un italiano
Il quartiere Schützenstraße, non fa pensare al nostro bel paese, ma è proprio a questo isolato che il famoso architetto italiano, Aldo Rossi, ha contribuito a ridonare vitalità con i suoi originali progetti
Durante la guerra si sà, non c’è spazio per la bellezza e per l’arte. A Berlino, durante la guerra fredda, le strade che si collocavano nelle vicinanze del solco divisorio tra ovest ed est erano considerate “terra di nessuno”. Fredde, desolate e prive di colori, avevano bisogno di essere ravvivate, e solo dopo la caduta del muro si ebbe la possibilità di farlo, grazie ai piani di rinnovamento urbano. Un esempio lo abbiamo con il quartiere Schützenstraße, progettata dall’italiano Aldo Rossi.
Il Checkpoint Charlie, allora principale punto di controllo tra il settore americano e quello sovietico e oggi principale attrattiva turistica della città, si trova al centro di Berlino ed è situato nelle vicinanze del quartiere di Schützenstraße. Questo, delimitato dalle strade Schützenstraße, Markgrafenstraße, Zimmerstraße e Charlottenstraße, aveva anch’esso bisogno di una scarica di colore. Fu in questo contesto che la creatività italiana potè entrare in gioco.
L’architetto milanese Aldo Rossi, si sbizzarrì contribuendo a progettare il quartiere di Schützenstraße in modo molto originale e colorato, ma senza tradire lo stile originario.
L’architettura di Aldo Rossi
Aldo Rossi nasce a Milano nel 1931. Dopo aver studiato, scritto libri sull’archittettura e aver sostanzialmente dedicato tutta la sua vita ad essa, muore nella sua città natale nel 1997. Muore esattamente un giorno prima dell’inaugurazione della facciata del “Palazzo Farnese” nel Quartiere Schützenstrasse, che era stata pianificata come un evento per onorare l’architetto, ma che si trasformò purtroppo in un discorso d’addio.
Il progetto di Rossi rimase fedele all’antico quartiere della Friedrichstadt di Berlino, il quale era caratterizzato dalla divisione del terreno in piccole porzioni. Non a caso le singole case nel quartiere sembrano essere costruite su lotti separati, ma in realtà il numero totale di facciate supera il numero di case indipendenti. Alcuni edifici sono dedicati esclusivamente ad appartamenti residenziali, altri invece sono anche dediti ad uso commerciale.
Gli edifici più rappresentativi
Vi starete sicuramente chiedendo, cosa sia il sopracitato “Palazzo Farnese” e che cosa c’entri con la capitale tedesca.
Rossi inoltre apprezza l’uso frequente dei tetti a mansarda nelle città europee, citando l’influenza della tradizione architettonica parigina. In sostanza possiamo dire che il progetto di Rossi è un miscuglio di diversi stili archittettonici europei, coeso anche dal suo stile personale.
Che dire, se vi capitate da queste parti, non dimenticate di passeggiare in questo suggestivo e colorato quartiere.. e nei suoi cortili nascosti!
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