Rinvenuti in Ucraina i resti di soldati tedeschi della Seconda Guerra Mondiale

Resti di soldati tedeschi della Seconda Guerra Mondiale rinvenuti in Ucraina

Dei resti di soldati tedeschi della Seconda Guerra Mondiale sono stati rinvenuti in Ucraina, nel bel mezzo della guerra in atto. La Commissione tedesca per i cimiteri di guerra sta eseguendo un’operazione allo scopo di riportare alla luce gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, avvenuti in Ucraina. I resti rinvenuti appartengono ai membri di un’equipe di un aereo medico tedesco, precipitato nei pressi della cittadina di Ivanko Frankivsk. La Commissione Tedesca per i cimiteri di guerra ha dichiarato, inoltre, che al tempo i corpi erano stati seppelliti nel campo limitrofo alla chiesa. Dopo l’indipendenza del 1991, vennero erette delle croci di legno sul luogo di sepoltura. Si tratta dei resti di 41 soldati della Wermacht.

Ritrovamenti simili anche nella cittadina di Vyshhorod

Secondo quanto ha dichiarato a Deutsche Welle, Vladimir Ioseliani, responsabile della Commissione tedesca per i cimiteri di guerra in Ucraina, È stata scavata una trincea e sono state trovate prima le ossa e poi un segno di identificazione, grazie al quale i soldati hanno riconosciuto che si trattava di caduti tedeschi”. In quello stesso momento non troppo lontano da lì, a circa 40 chilometri, una colonna militare russa si stava dirigendo verso la capitale, Kiev.

Diverse centinaia di resti rinvenuti in varie parti d’Europa

La Commissione tedesca per i cimiteri di guerra è nata ai tempi della Repubblica di Weimar, con lo scopo di recuperare e dare una sepoltura ai caduti delle battaglie di Verdun e Ypres, rispettivamente in Francia e in Belgio. In seguito, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, la commissione ha portato avanti il suo lavoro nei paesi limitrofi alla Germania. Essa ha potuto estendere, successivamente, il suo operato dopo la caduta della cortina di ferro, su tutti i paesi dell’Unione Sovietica che, all’epoca, erano stati invasi dalla brutale campagna di sterminio della Wermacht.

L’identificazione dei resti segue un iter ben preciso

L’iter seguito dalla commissione è composto da sette passaggi secondo quanto raccontato da Diane Tempel-Bornett, portavoce della commissione. Tra i vari segni di riconoscimento vi sono: gli stivali allacciati un certo modo, le piastrine indossate dai soldati (sebbene non sia sempre un segno imprescindibile), l’analisi dei denti, del cranio e la lunghezza del femore. Tali informazioni vengono confrontate con quelle presenti negli archivi federali tedeschi, e, quando vi sono delle corrispondenze inconfutabili (le quali possono giungere dopo lunghe analisi e confronti), vengono contattati i parenti. Per queste salme sono stati costruiti degli appositi cimiteri commemorativi.

Questo reportage, originariamente in tedesco, è stato riportato da Mykola Berdnyk.

 

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Immagine di copertina: Pixabay

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