Germania, violenza di estrema destra nelle scuole

In Germania la violenza di estrema destra resta una realtà concreta nelle scuole

È stato stimato che ogni giorno cinque studenti subiscono attacchi di violenza di estrema destra nelle scuole. Il razzismo esiste, è una realtà concreta e allarmante soprattutto tra i più giovani. Per questo motivo, studenti, insegnanti e genitori hanno scelto di protestare pubblicamente, con una manifestazione, nella città di Cottbus nel Brandeburgo.

Una protesta con studenti, genitori e insegnanti per far fronte a questa minaccia

150 persone tra studenti, genitori e insegnanti, hanno sfilato davanti agli uffici delle autorità scolastiche di Cottbus. Secondo l’insegnante Max Teske “Questa è una minaccia per tutta la società”, e “La questione del razzismo, del sessismo, e dell’omofobia nelle scuole riguarda tutti noi”. Teske e la sua collega, l’insegnante Laura Nickel sono divenuti noti Germania, dopo aver pubblicato una lettera in cui esprimevano le loro paure, vista la violenza di matrice razzista che dilaga nelle scuole elementari e superiori di Cottbus. Essere stranieri o tolleranti, qui, significa divenire vittima di esclusione. Motivo per cui nella scuola di Cottbus hanno scelto di non tacere più, chiedendo maggiori iniziative per portare la democrazia nelle scuole, maggiore formazione per chi insegna, ed infine, ma non meno importante, assistenza sociale per far fronte a questa grave minaccia.

Centinaia di giovani vittime della violenza di destra

I casi riportati alla luce sarebbero solo la punta dell’iceberg, e si tratterebbe di una questione ancora più allarmante. È quanto dichiarato dalla VBRG, Associazione dei Centri di Consulenza. Nell’anno 2022 è raddoppiato il numero di giovani e bambini vittime di violenza, razzismo, antisemitismo. Circa 500 bambini sono stati ascoltati e hanno raccontato di aver subito aggressioni fisiche. I centri di consulenza hanno contato 2871 vittime, e 2100 attacchi. Circa 700 attacchi in più rispetto all’anno precedente. Anche la polizia ha stimato che gli atti di violenza per ragioni politiche e etniche sono in aumento. Spesso le vittime hanno paura di uscire di casa perché i loro aguzzini vivono nello stesso quartiere. Ma la questione non riguarda solo i ragazzi e i bambini. È stato riportato un episodio vergognoso, di un bambino di otto anni vittima di insulti razzisti, spinte e calci da parte di un uomo di 71 anni, nello stato della Turingia. Secondo le fonti il bambino sarebbe fortemente traumatizzato ed ancora in terapia per le ripercussioni psicologiche legate all’accaduto.

Heidesee, colonia di studenti in fuga dopo minacce razziste

È accaduto ad una classe di studenti di Berlino, a Heidesee. La classe, composta perlopiù da studenti di origine straniera, è dovuta fuggire dalla località nel cuore della notte, scortata dalla polizia. Sono dovuti fuggire, per evitare che le minacce di alcuni ragazzi del posto si trasformassero in fatti. Secondo Nancy Foeser, Ministro dell’Interno tedesco “È davvero terribile che siano state le vittime a dover fare marcia indietro e fuggire, anziché gli autori”. Per prevenire il ripetersi di simili eventi, è stata richiesta un’indagine più approfondita.

Un fenomeno che colpisce maggiormente gli stati dell’ex Germania dell’Est

Gli attacchi di violenza di matrice razzista, erano molto diffusi soprattutto negli anni 90′, dopo la riunificazione delle due Germanie. Adesso come allora, i numeri sono più elevati negli stati che appartenevano alla Germania dell’Est. Secondo  Heike Kleffner dirigente della VBRG “Spesso le vittime non vengono credute”. Succede spesso che gli operatori dei centri di ascolto siano gli unici a credere a quanto viene detto. Per questo motivo spesso gli autori non ricevono nessuna punizione.

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Immagine presa da: Pixabay