Windhorst, sotto indagine il tedesco che comprò La Perla. Per Kohl era “un ragazzo prodigio”

Nuove indagini penali sul noto finanziere tedesco Lars Windhorst. L’imprenditore sostiene di aver risposto delle accuse già un anno fa

 

BaFin, organismo di controllo finanziario, ha denunciato Lars Windhorst per violazione della legge bancaria tedesca. L’imprenditore, proprietario di marchi di lusso come La Perla e di quote societarie della squadra di calcio Hertha Berlin, avrebbe svolto diverse attività illecite. I reati potrebbe costare all’accusato fino a cinque anni di galera.

Windhorst, a sua volta, dichiarava la questione chiusa già a novembre scorso, quando avrebbe pagato il dovuto per l’ammontare di diversi milioni di euro. Le indagini tuttavia sono attualmente in corso.

Il caso

Pendono sul capo di Lars Windhorst anche accuse penali, oltre che per frode. Sarebbero proprio le prime, quelle che potrebbero dare ancora problemi al finanziere tedesco. Con una dichiarazione dal Financial Times, però, un portavoce di Windhorst ha fatto sapere che è stata la stessa BaFin -da cui è partita la denuncia- a dichiarare chiuso il contenzioso. A sua volta BaFin dichiara invece che l’indagine penale non è affatto conclusa

Il caso ruota intorno ad uno dei numerosi assetts di proprietà di Windhorst, la Evergreen Funding, nata per consentire di ricomprare delle obbligazioni da H2O Allegro, società ben nota in Italia, dove è legata a grandi marchi come Fineco, Generali, Mediolanum e molti altri. H2O Allegro avrebbe investito il denaro dei suoi clienti in titoli legati a Windhorst, ma le presunte irregolarità hanno spinto le autorità francesi a congelarne i fondi.

Quanto alla Evergreen Funding, le sue attività risultano poco chiare, in quanto la società avrebbe fornito prestiti ad alto tasso di interesse per 272 milioni di euro, disponendo però solo 263,5 milioni di euro in bilancio. A seguito di tutto ciò BaFin ne ha bloccato i conti, facendo partire l’indagine da parte dei PM di Berlino.

I problemi di Windhorst non finiscono qui. L’imprenditore è anche proprietario di una quota di  maggioranza della Hertha Berlin, la squadra di calcio della capitale tedesca. Il club, tuttavia, ha avviato indagini a sua volta per presunti illeciti e sta spingendo per un’uscita di Windhorst dal club.

Chi è Lars Windhorst

“Ragazzo prodigio” secondo Helmut Kohl, Lars Windhorst non ha ancora cinquant’anni, ma ha già alle spalle una lunga e movimentata carriera fatta di investimenti multimiliardari, ma anche di fallimenti e problemi legali.

Windhorst si è fatto notare fin giovanissimo da personaggi come Bill Gates e Kohl fondando la sua prima società nel 1993, quando ancora non era maggiorenne. Oltre a diventare molto presto uno degli imprenditori di maggior successo in Germania, è stato anche il più giovane partecipante al World Economic Forum di Davos.

Anche il primo fallimento è arrivato ben presto, nel 2003. All’epoca la sua Windhorst New Technologies AG, dichiarò fallimento a seguito alla così detta dot-com bubble, la bolla speculativa che al cambio del millennio causò un repentino aumento dei prezzi. Soltanto un anno dopo, però, Windhorst fondava Sapinda, una grossa società di investimento. Le accuse per frode sono iniziate nel 2009, le più gravi per appropriazione indebita e insolvenza. Tutte furono risolte con il pagamento di una multa.

Da allora però la carriera di Windhorst è stata costellata di battaglie legali, fino ai tempi più recenti.

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Immagine di copertina: foto di Gerd Altmann da Pixabay