Russia bloccherà forniture di gas verso Polonia e Bulgaria

La Russia ha comunicato che interromperà le forniture di gas verso Polonia e Bulgaria

Il Cremlino ha comunicato che, a partire dalle 8:00 di mercoledì 27 aprile, Polonia e Bulgaria non riceveranno più nessuna fornitura di gas russo. Il Governo di Mosca ha comunicato che la decisione è stata presa dopo che i due Stati si sono rifiutati di pagare il gas in rubli alla società Gazprom, come imposto dalla Russia poche settimane fa. Martedì 26 aprile la Polonia aveva imposto ulteriori sanzioni a 50 tra personalità o società russe che risiedono o hanno sede nello Stato.

“La Russia sta attuando il suo ricatto verso l’Europa”

Andriy Yermak, capo di stato maggiore del presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, ha affermato che con questa decisione la Russia “sta iniziando il ricatto del gas verso l’Europa”. Yermak ha poi aggiunto che Putin “sta cercando di infrangere l’unità dei nostri alleati. La Russia sta anche dimostrando che le risorse energetiche sono un’arma. Ecco perché l’Unione europea deve essere unita e imporre un embargo sulle risorse energetiche, privando i russi di questo tipo di arma”. Il Governo polacco, durante una conferenza stampa convocata all’ultimo minuto, ha tranquillizzato la popolazione dichiarando di avere scorte sufficienti di gas anche se la Russia bloccasse le forniture. Inoltre la Polonia ha accusato Gazprom di non aver rispettato i contratti esistenti.

In Germania dirigenti d’azienda e unioni sindacali si oppongo all’embargo del gas russo da parte dei Paesi dell’Unione europea

“Un rapido embargo sul gas russo comporterebbe la perdita di produzione, arresti nelle catene di montaggio, un’ulteriore deindustrializzazione e la perdita a lungo termine di posti di lavoro in Germania”. Sono le parole pronunciate da Rainer Dulger, Presidente del gruppo dei datori di lavoro BDA, e da Reiner Hoffmann, Presidente dell’unione sindacale DGB in una nota congiunta diffusa lunedì 18 aprile 2022. Sia i dirigenti delle aziende che i rappresentanti dei lavoratori hanno sottolineato come lo stop delle importazioni di gas naturale dalla Russia porterebbe alla chiusura delle fabbriche e alla perdita di migliaia di posti di lavoro. Entrambi hanno poi affermato che le sanzioni europee devono essere mirate a fare pressioni contro la Russia riducendo al minimo i danni ai Paesi Ue.

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 Immagine di copertina: gas ed elettricità, CC0 Public demain, foto di Magnascan da Pixabay