La Germania indaga su attacchi hacker russi per influenzare le elezioni

La Procura generale di Karlsruhe ha aperto un’inchiesta contro pirati informatici russi. Nel mirino degli hacker russi ci sarebbero stati esponenti politici dell’Union (Cdu/Csu), della Spd e dei Verdi

Pochi giorni fa l’ufficio del procuratore federale in Germania ha dichiarato che sta indagando sui responsabili di una serie di tentativi di hacking volti ad influenzare la campagna elettorale tedesca. Lo ha riportato lo Spiegel, dopo la conferma di un portavoce dell’autorità giudiziaria di Karlsruhe. Secondo quanto riportato dal settimanale, sarebbero mesi che gli hacker del gruppo “Ghostwriter” cercano di violare gli account e-mail di parlamentari del Bundestag e di deputati dei Länder. Gli inquirenti sospettano che dietro gli attacchi potrebbero muoversi i servizi segreti militari russi del G.R.U.

La portavoce del Ministero degli Esteri federale, Andrea Sasse, ha affermato che sono state inviate ai parlamentari e-mail di cosiddetto phishing falsificate allo scopo di “commettere furto di identità”. “Questi attacchi potrebbero servire come preparazione per attività influenti come campagne di disinformazione in relazione alle elezioni parlamentari”, ha detto ai giornalisti a Berlino.

Berlino protesta con la Russia ed esige l’interruzione di tali attività

Mercoledì Andrea Sasse ha dichiarato: “Il Governo tedesco considera questa azione inaccettabile. È, infatti, una minaccia alla sicurezza della Repubblica federale di Germania e al processo decisionale democratico. Queste azioni, inoltre, hanno un influente peso sulle relazioni bilaterali”. Ha continuato: “Il Governo federale sollecita vivamente il Governo russo a cessare queste attività informatiche illegali con effetto immediato”. La scorsa settimana, il Segretario di Stato del Ministero degli Esteri, Miguel Berger, ha sollevato la questione durante un incontro con il Primo Vice Ministro degli Esteri russo Vladimir Titov. I due si sono incontrati in una riunione dell’Alto gruppo di lavoro bilaterale sulla politica di sicurezza. Berger, in tale occasione, ha chiesto di cessare immediatamente le suddette attività.

Già da febbraio di quest’anno, l’agenzia di intelligence tedesca, la BfV, aveva registrato “attacchi intensivi” da parte del gruppo informatico “Ghostwriter”. Thomas Haldenwang, capo del BfV, ha affermato che tali attacchi mirano ad ottenere informazioni che vengono poi pubblicate in modo selettivo e fuorviante, falsificate e manipolate al fine di screditare individui o partiti”. Haldenwang ha affermato che le agenzie straniere considerano le elezioni un “obiettivo significativo” e stanno esplorando modi per influenzarne il risultato.

Tra i tre candidati che più probabilmente sostituiranno Merkel, la più colpita è stata colei che ha preso la posizione più dura contro Mosca: Annalena Baerbock. La candidata Cancelliera dei Verdi è stata infatti il bersaglio della campagna di disinformazione più aggressiva.

Il cyber-attacco compiuto nel 2015 contro la rete informatica interna del Bundestag

Già nel 2015 il Bundestag aveva subito un grave attacco informatico. I computer di numerosi uffici parlamentari erano stati colpiti da software spia, compresi i computer dell’ufficio del Bundestag della Cancelliera Angela Merkel. A seguito dell’attacco, il sistema informatico del Parlamento dovette essere revisionato. In quell’occasione furono rubati una quantità significativa di dati. “Il cyber-attacco contro il Parlamento federale tedesco ha preso di mira il sistema d’informazione del Bundestag, compromettendo il suo funzionamento per diversi giorni. Una quantità significativa di dati è stata rubata e sono stati colpiti gli account di posta elettronica di diversi deputati e della Cancelliera Angela Merkel”, aveva dichiarato l’UE. L’Unione Europea rispose imponendo sanzioni alla Russia. Sono stati applicati divieti di viaggio e congelamento dei beni contro Igor Kostyukov, il capo dell’agenzia di intelligence militare russa (GRU), e Dmitry Badin, un ufficiale dell’intelligence militare di 29 anni. L’anno scorso, la corte federale tedesca ha perfino emesso un mandato di arresto per  l’ufficiale dell’intelligence russa.

L’accusa anche da parte dell’autorità statunitensi

Nel 2018, le autorità statunitensi hanno accusato 12 ufficiali dell’intelligence russa di aver danneggiato la campagna di Hillary Clinton e il Comitato Nazionale Democratico durante le elezioni presidenziali del 2016. Sostenevano che il governo russo avesse rubato e fatto trapelare e-mail con l’intento di interferire nelle elezioni americane. A marzo di quest’anno, invece, l’intelligence statunitense, ha dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin era al corrente di ulteriori operazioni di influenza. Secondo l’intelligence, infatti, Putin aveva addirittura autorizzato “operazioni di influenza” volte a sostenere il tentativo di rielezione di Donald Trump nella compagna presidenziale del 2020.

La lista di sospetti attacchi di hacking da parte di attori russi è lunghissima. Polonia e Lituania vittime di attacchi di disinformazione informatica. Estonia. Francia. Ucraina. Georgia.

Vedi anche Elezioni in Germania, Ministro degli esteri avverte la Russia che non tollererà campagne di disinformazione

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Foto di Pexels da Pixabay