In ricordo di Silvio Meier. La violenza di estrema destra e gli appelli antifascisti della sinistra radicale berlinese nell’anniversario della sua morte.

Domenica 21 Novembre si è tenuta l’annuale veglia in ricordo di Silvio Meier, attivista e squatter ucciso a coltellate nella notte del 1992 da un gruppo di giovani neonazisti alla fermata della metropolitana Samariterstraßenel nel quartiere berlinese di Friedrichshain

Di Andrea Briscoli

Silvio Meier, nato a Quedlinburg in Sassonia Anhalt (allora Germania dell’Est) nel 1965, è stato un noto attivista nei circoli della sinistra non-governativa berlinese dove si era trasferito alla fine degli anni 80 occupandosi di una piccola libreria radicale in Zionskirchplatze lavorando come tipografo nella redazione di una newsletter della scena alternativa di Berlino Est. Dopo la caduta del Muro, già nel dicembre del 1989, era stato tra i primi ad occupare Schreinerstraße 47 – poi chiamata Villa Felix in onore di suo figlio – continuando ad esprimersi in favore della giustizia sociale e promuovendo temi ambientalisti. I primi anni novanta in seguito alla riunificazione tedesca erano stati socialmente ed economicamente tumultuosi e avevano visto un incremento vertiginoso dell’estremismo di destra che era sfociato in noti casi di cronaca come quelli di Hoyerswerda nel 1991 e Rostock-Lichtenhagen nel 1992, che colpirono prevalentemente Gastarbeiter e rifugiati politici. Anche a Berlino, specialmente nei sobborghi di Lichtenberg e Hohenschönhausen, i gruppi organizzati di estrema destra erano già ben radicati e frequentavano determinate scene.

Veglia per l'anniversario della morte di Silvio Meier ©Andrea Briscoli

Veglia per l’anniversario della morte di Silvio Meier ©Andrea Briscoli

Nella notte tra il 20 e il 21 novembre 1992 Silvio Meier si trovava su Frankfurter Allee insieme ad un paio di compagni in direzione del quartiere Mitte quando, in seguito ad uno screzio precedente con un gruppo di minori – che erano noti frequentare circoli di estrema destra – alla fermata di Samariterstraße, Silvio Meier e compagni vengono aggrediti dagli stessi con coltelli, pugnalando quest’ultimo mortalmente. In seguito il processo contro i tre imputati minorenni stabilirà l’omicidio colposo nei confronti di Sandro S. e tentato omicidio colposo e aggressione nei confronti di Sven M. e Alexander B. che ferirono gravemente i compagni di Silvio Meier. La corte non riconoscerà i tre imputati come membri dell’estrema destra organizzata ma come hooligans, escludendo il movente politico dell’aggressione e dell’assassinio.

Una sentenza che la sinistra antifascista tutt’ora rivendica

La veglia di domenica si è tenuta dalle 14:30 in primo luogo nel sottopassaggio della stazione Samariterstraße, uscita ovest, dove fiori e ceri sono stati deposti dinanzi alla placca commemorativa posata nel 2007. Successivamente è continuata in Silvio-Meier-Straße (in precedenza Gabelsbergerstraße fino al 2013) dove un paio di centinaia di persone si sono radunate per assistere alla cerimonia organizzata da appartenenti ad Antifa Berlin e a cui hanno presenziato tra gli altri Ferat Kocak attivista e politico (Die Linke/ Neukölln), e uno dei compagni di Silvio Meier, lui stesso ferito durante l’aggressione e testimone dell’omicidio.

Veglia per l'annivarsario della morte di Silvio Meier ©Andrea Briscoli

Veglia per l’annivarsario della morte di Silvio Meier ©Andrea Briscoli

Nonostante la presenza della polizia ai margini del raduno abbia inizialmente sollevato alcuni sparuti commenti di rancore, la cerimonia si è svolta in modo pacifico e osservante delle norme igieniche anti-Covid e si è conclusa verso le ore 17 sotto una pioggia fine al grido di “siamo tutti antifascisti”. Scorse edizioni sono state particolarmente sentite e partecipate nel tempo, aggregando lungo Frankfurter Allee fino a svariate migliaia di manifestanti tra cui militanti e attivisti di estrema sinistra – ma anche simpatizzanti e cittadini di quartiere – che non solo ricordavano Silvio Meier e protestavano contro le violenze di destra ma che reclamavano anche più solidarietà antifascista a livello internazionale.

Samariterstraße e dintorni continuano ad essere un’area fortemente legata alla sinistra radicale Berlinese

La casa occupata Rigaer 94 sulla adiacente Rigaerstraße è sempre stata, fin dai primi anni novanta, un’istituzione e un simbolo della sinistra militante anticapitalista in città ma anche zona calda degli scontri tra polizia e occupanti in più occasioni, fino al culmine lo scorso Giugno 2021 – a seguito di un controllo antincendio forzoso della struttura – che ha visto imponenti scontri, con barricate ed incendi dolosi in strada, impegnando centinaia di poliziotti e provocando decine di feriti. La lastra commemorativa in onore di Silvio Meier nella stazione della metropolitana – più volte rubata e vandalizzata nel corso degli anni – è ormai da tempo rivendicata simbolicamente dalla scena radicale berlinese come memento e baluardo contro le destre in città.

Veglia in ricordo della morte di Silvio Meier ©Andrea Briscoli

Veglia in ricordo della morte di Silvio Meier ©Andrea Briscoli

Nel pomeriggio di domenica gli organizzatori e gli ospiti hanno duramente denunciato la crescente escalation di episodi di violenze e vandalismi a sfondo razziale che hanno colpito Neukölln negli ultimi anni. Hanno ricordato le vittime dell’antisemitismo e del terrorismo di destra: quelle ad Halle il 9 Ottobre 2019 e ad Hanau il 19 Febbraio 2020. Si è ricordato inoltre il recente passato della cellula terroristica neonazista NSU che tra il 1999 e il 2007 compì una serie di rapine e gravi attentati di matrice xenofoba in tutta la Germania, i quali risvolti solo anni dopo portarono ad uno dei più grandi scandali per negligenza dei servizi di intelligence tedeschi.

Le organizzazioni neonaziste sono ancora molto forti e radicate in Germania, come denunciano gli esponenti di Antifa, e vengono spesso sottovalutate se non trivializzate da parte della destra conservatrice

Il Bundeskriminalamt ha classificato come omicidi motivati dall’estremismo di destra solo 109 casi dal 1989 al 2020 ma gli attivisti lamentano una certa imparzialità delle istituzioni governative che sottostimerebbero l’ampiezza degli atti di violenza con matrice di destra e la legislazione penale vigente che renderebbe difficile quantificare legalmente il vero numero dei reati a sfondo fascista e razziale. Come riportato dalla Bundeszentrale für Politische Bildung la crescente normalizzazione dell’odio nel linguaggio politico di area populista e l’ascesa della nuova destra nei
social sta alimentando un segmento radicalizzato della popolazione a compiere potenziali atti di violenza sociale. Sempre secondo la BPB, il caso dell’omicidio del politico pro-immigrazione della CDU, Walter Lübcke, avvenuto per mano del neonazista Stephan Ernst in un piccolo villaggio del circondario di Kassel, evidenzia un trend crescente di atti di violenza politicamente motivati contro rappresentati politici, non solo a livello nazionale o nelle grandi città ma anche nelle realtà comunali più apparentemente tranquille.

Veglia in ricordo della morte di Silvio Meier ©Andrea Briscoli

Veglia in ricordo della morte di Silvio Meier ©Andrea Briscoli

Il Bundesamt für Vervassungsschutz stima ad oggi come 33.300 il numero di persone 
potenzialmente legate all’estremismo di destra (rechtsextremistisches Personenpotenzial) in leggero aumento dal 2019, di cui 13.300 potenzialmente violenti (gewaltorientierten Rechtsextremisten).9 Dal 2016 la giunta distrettuale di Kreuzberg-Friedrichshain premia annualmente in suo onore persone, progetti e associazioni che si dedicano alla lotta contro la discriminazione, l’estremismo di destra e il razzismo a Berlino assegnando il Silvio-Meier-Preis che quest’anno è andato alla radio locale Studio Ansage e all’iniziativa “Wo ist unser Denkmal?”. Il prossimo anno, il 21 novembre 2022, ricorrerà il trentesimo anniversario della
morte di Silvio Meier.

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