Germania, scoperti centinaia di Covidpass falsi: costano 350 € l’uno

A Monaco di Baviera sono stati venduti centinaia di Covidpass falsi al costo di 350 euro l’uno

A Monaco di Baviera il dipendente di una farmacia avrebbe venduto centinaia di pass vaccinali contraffatti. L’uomo  avrebbe chiesto per ogni documento 350 €. Il truffatore avrebbe allestito i pass falsi e poi li avrebbe venduti su internet. Sarebbero centinaia e centinaia i QR code falsi prodotti e poi venduti. Inizialmente la polizia aveva fermato soltanto il farmacista e stava cercando di capire se per allestire la truffa fosse stato aiutato da qualche complice. A seguito di ulteriori indagini, sarebbero stati trovati 100.000 € in criptovalute e sarebbe stato arrestato anche un altro uomo. La polizia aveva individuato l’operato della banda già ad agosto: nel dark-web erano stati individuati annunci di pass vaccinali falsificati. Pian piano la polizia era riuscita a individuare centinaia di passaporti contraffatti a settembre. A ottobre il numero di documenti falsi è salito a circa 500. Una cifra da record che spaventa: infatti la proliferazione di covid-pass fasulli mette a rischio la salute di chi invece rispetta le regole.

In Baviera circolano moltissimi passaporti vaccinali contraffatti

Il caso di Monaco è certamente eclatante, ma non è l’unico nella regione a Sud della Germania. Di un caso simile avevamo parlato qualche mese fa. Quello dei passaporti vaccinali contraffatti sta diventando un vero e proprio problema in Germania. Infatti basta digitare nella barra di ricerca di Telegram qualche parola chiave affinchè appaiano una serie di gruppi in cui si vendono e comprano pass vaccinali contraffatti. Non solo il commercio dei falsi Covidpass sembra avere successo, ma le certificazioni contraffatte riescono anche a superare i controlli. Gli stessi clienti, una volta ricevuti i documenti, danno conferma della loro validità. La falsificazione di documenti è un reato penale punibile con 5 anni di detenzione; a essere penalmente perseguiti non sono solo i falsari, ma anche coloro che fanno uso del documento sapendo della sua non veridicità.

La vendita di passaporto vaccinali su Telegram

Purtroppo la tessera di vaccinazione digitale può essere facilmente falsificata. La Commissione UE e i vari governi europei, tuttavia, stanno ignorando il problema.  Infatti non è il primo caso di passaporti vaccinali falsificati, ma soltanto l’ultimo di una lunga serie di casi simili. Soprattutto su Telegram – il canale di messaggistica in cui le conversazioni garantiscono maggiore privacy all’utente – sono moltissimi i gruppi di compravendita di Covid-pass. Secondo una recente analisi di Check Point, il mercato nero dei falsi certificati vaccinali si è allargato e ora coinvolge 29 Paesi. Dunque il traffico nero di “Green Pass” fasulli si sta espandendo sempre più. In particolare ora che in alcuni Paesi come in Italia il documento diventa sempre più necessario per svolgere la vita di tutti i giorni, aumentano i casi di contraffazione. Ad agosto, per esempio per esempio si è rilevato un aumento delle vendite di certificati vaccinali falsi del +25% da marzo. I Paesi in cui si riscontrano maggiori vendite sono soprattutto gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Germania. Anche l’Italia comunque sta registrando un aumento di casi di contraffazione: in particolare ora che il Green Pass è diventato indispensabile per alcuni lavoratori, la polizia avrebbe scoperto alcuni medici firmare false esenzioni dal vaccino.

 

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Immagine di copertina: Bild von Wilfried Pohnke auf Pixabay