Germania, boom degli spostamenti in Polonia per fare il pieno (che costa davvero di meno)

Cresce in modo esponenziale il costo del carburante in tutta Europa. Il prezzo ha raggiunto il suo massimo storico.

In Germania durante l’ultimo anno il carburante ha raggiunto prezzi davvero elevati. Nel dicembre 2020, è stato registrato il diesel a 1,15 euro al litro, 0,43 centesimi in meno rispetto a oggi. La benzina attualmente (ottobre 2021) costa 1,75 euro al litro e in alcune zone della Germania si è arrivati a quota 2,00 euro al litro. I carburanti sono davvero cari: la benzina in particolar modo è ai suoi massimi storici, mentre il diesel, essendo meno tassato, riesce ancora a contrastare le alterazioni del mercato. Secondo l’ADAC, il più grande club automobilistico di tutta Europa, il prezzo del diesel ha raggiunto il suo massimo nell’agosto 2021 e segue la benzina circa due settimane dopo. In Polonia il prezzo della benzina era di 1,26 nello stesso periodo. Questo perché la Polonia paga prezzi più bassi nell’acquisto delle materie prime e impone meno tasse. Diversi tedeschi, residenti al confine con lo Stato polacco, negli ultimi tempi, hanno varcato il confine per fare rifornimento. L’incessante crescita dei prezzi è dettata dall’inflazione, esplosa dopo il lungo periodo di restrizioni causate dal Covid-19.

Diversi sono i fattori che stanno determinando l’inflazione. L’attuale crisi di mercato non coinvolge solo il settore dei carburanti, ma anche l’energia e l’alimentare. In Germania cresce il costo della vita.

L’aumento del trend dell’inflazione per l’area UE era intorno al 3,6% nello scorso settembre, mentre ad agosto era intorno al 3%. A pesare sull’inflazione sono i prezzi del carburante, dell’energia, dei servizi, dei prodotti industriali non energetici, cibo, alcol e tabacco. La Germania ha un peso maggiore per l’economia europea per tre diverse ragioni. Innanzitutto perché è la prima economia della CE. Questo significa che il suo andamento, sia positivo che negativo, tende a influire maggiormente sull’inflazione, rispetto ad altre nazioni. Secondo motivo, la crescente carenza della forza lavoro in Germania e un ambito così importante genera pressione sui prezzi. I sindacati in Germania stanno scioperando e negoziando per migliorare le condizioni retributive. Il terzo motivo per cui la discussione sull’inflazione va tenuta d’occhio, soprattutto in Germania, è perché in quanto azionista di maggioranza della BCE (Banca Centrale Europea) inizia a tollerare con più difficoltà le politiche monetarie ultra accomodanti.

Uno sguardo su alcuni dati

Il costo del carburante da un lato è determinato dal prezzo del petrolio greggio e dall’altro dal tasso di cambio dollaro euro. Rispetto a qualche anno fa il dollaro è più caro ed inoltre il Coronavirus ha causato l’aumento del prezzo d’acquisto del petrolio. Il petrolio al barile a settembre è salito a quota 80 dollari così come sono aumentati vertiginosamente i prezzi dell’energia e di alcuni altri beni di prima necessità, specialmente in Germania. L’energia ha raggiunto valori economici senza precedenti e con l’inverno ormai inoltrato, l’Europa teme di non poter sostenere adeguatamente i consumi.

Inoltre, nell’ ultimo anno, la produzione di energia eolica è crollata, la domanda del gas naturale è aumentata a livello globale, la Russia ha ridotto la distribuzione del gas ed è in crescita il prezzo nel sistema di scambio delle quote di emissioni. L’UE ha recentemente ridotto la sua produzione interna di gas ed energia. È così alla ricerca di soluzioni che possano risanare il mercato. In tal senso, Putin non ha perso l’ occasione per mettere pressione l’Europa. Ha deciso di giocare a sfavore imponendo una riduzione della distribuzione di gas, anche se nega le accuse secondo le quali la Russia stia usando le sue vendite come arma geopolitica. Tra il 2019 e oggi la Russia è stata la più grande esportatrice di gas in Europa. L’Agenzia internazionale per l’energia (AIE) ha affermato che Ia Russia potrebbe fare di più per aumentare la disponibilità di gas in Europa, garantendo che lo stoccaggio sia riempito a livelli adeguati in preparazione della prossima stagione di riscaldamento invernale.

 

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Immagine di copertina: foto di ©Skitterphoto, fonte Pexels