Brexit, la Germania costringe al rimpatrio tre elettricisti inglesi

La Germania rafforza la sua posizione sui lavoratori non registrati dopo la Brexit: tre elettricisti britannici multati e rimpatriati

Dei funzionari dell’autorità doganale di Stoccarda hanno ispezionato i documenti di cinque uomini che stavano lavorando all’allestimento di un negozio di articoli sportivi per conto di un’azienda slovena. In mancanza dell’adeguata documentazione che attestasse la legalità della loro permanenza in Germania, i tre lavoratori inglesi, provenienti dal quartiere londinese di Hornchurch e identificati per motivi di privacy come Matthew O, 22, Carl P, 30 e Pjotr O, 51, sono stati multati e costretti al rimpatrio nel Regno Unito. In attesa della decisione del pubblico ministero di Stoccarda in merito all’ammontare esatto della sanzione pecuniaria, i tre elettricisti hanno dovuto depositare una garanzia finanziaria a tre cifre. Nel caso in cui le autorità tedesche decidano per una multa dalla cifra inferiore rispetto a quella già depositata, i tre uomini verranno opportunamente rimborsati. Insieme ai tre britannici, sono stati deportati altri due lavoratori di origine croata e serba presenti sul cantiere. Alla base degli eventi la decisione della Germania di rafforzare la propria posizione sui lavoratori inglesi non registrati, a seguito delle disposizioni finali per la Brexit in vigore dal Gennaio 2021.

Situazione dei cittadini UK in Germania

Così come per i tre elettricisti di Hornchurch, precaria è anche la situazione degli altri cittadini britannici al momento su suolo tedesco. Pure per loro la Brexit e le ultime disposizioni sulla libertà di movimento dei cittadini UK all’interno dell’Unione Europea potrebbero significare pene pecuniarie e rimpatrio forzato. Dopo la ratifica ufficiale degli accordi di recesso avvenuta il 31 dicembre dello scorso anno, il governo inglese ha comunicato la necessità di adeguamento alle nuove regole post-Brexit. Coloro già in possesso di un’autorizzazione di residenza, dovranno adesso richiedere un permesso di soggiorno speciale, il cosiddetto “Aufenthaltsdokument-GB”. Dopo la fine del periodo di transizione, durante il quale i cittadini UK hanno potuto continuare a godere del diritto di libera circolazione nel blocco Schengen, il ministro degli interni tedesco ha spiegato in un comunicato le procedure che i britannici dovrebbero seguire affinché il loro ulteriore soggiorno in Germania sia legale. Queste comprendono appunto la notifica entro il 30 Giugno 2021 alle autorità per l’immigrazione responsabili ed includono la tutela non solo del richiedente, ma anche dei familiari di questo a loro volta residenti in Germania. Ad essere riconosciuti come familiari, spiega il Ministro federale degli Interni, coniugi, partner civili e figli di età inferiore ai 21 anni.

La Brexit in breve

Nel lontano gennaio del 2013, l’allora primo ministro britannico David Cameron proclamò un referendum in merito alla potenziale uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Indicato dal neologismo formato dai termini “Britain” (Gran Bretagna) ed “exit” (uscita), il fenomeno Brexit occupa da anni una posizione di rilievo nel dibattito internazionale, di cui tutt’ora fa parte. Benché il distaccamento del Regno Unito fosse già stato annunciato il 23 Giugno 2016 il processo di trattativa si è concluso solo alla fine del 2020. Giusto in tempo per evitare uno scenario “No Deal”, secondo il quale la Gran Bretagna, una volta terminato il periodo di transizione, avrebbe dovuto lasciare l’Unione priva di un accordo vantaggioso per entrambe le parti. Dopo un periodo di adesione lungo 46 anni, la ratifica degli accordi di recesso ha conseguenze per il Regno Unito, nonché per la Germania e l’Unione Europea nella sua totalità. Ciò non si limita a fattori di natura esclusivamente economica e commerciale. La Brexit potrebbe infatti avere ripercussioni anche sul campo sociale, come si è visto con il rimpatrio dei tre elettricisti inglesi, ed influenzare in negativo le relazioni transatlantiche con gli Stati Uniti, con i quali la Gran Bretagna condivide storicamente un forte legame.

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Immagine di copertina: Brexit @ Pixabay