Berlino ha un problema con i procioni (che cercano casa come tanti di noi)

Il numero di procioni nella capitale aumenta: trovano cibo tra i rifiuti e un ambiente ideale per prepararsi al letargo

Oltre all’emergenza abitativa (che non sembra arrestare la speculazione immobiliare) e quella delle volpi in giro per la città (che una volta hanno anche preso l’autobus) Berlino deve ora vedersela con un numero sempre più alto di procioni. Se nel 2014 si contavano 800 esemplari, nel 2017 il numero di animali è aumentato. Si parla di circa 600/800 famiglie. Si possono trovare nei giardini o in città e, a differenza delle volpi, riescono ad arrampicarsi e nascondersi più efficacemente. Come rifugio privilegiano i luoghi scuri, soprattutto soffitte, gli anfratti dietro le murature, edifici dismessi e case disabitate.

Come sono fatti i procioni, dove e quando si muovono

I procioni sono piccoli mammiferi che somigliano a piccoli orsi, alti non più di 70 cm. A Berlino si muovono soprattutto dal crepuscolo all’alba, e sono stati avvistati  nei quartieri Spandau, Reinickendorf, Marzahn, Treptow e Köpenick; e a Nollendorfplatz a Schöneberg, e Alexanderplatz e Tostrasse a Mitte. Principalmente «usano i bidoni della spazzatura per cercare cibo come se fossero supermercati» ha spiegato il consigliere dell’amministrazione ambientale Derk Ehlert a Berlin.de, «Sono passati da essere cacciatori a raccoglitori». Vengono dunque in città a nutrirsi in vista del letargo, dove trovano un ambiente accogliente. Infatti le temperature sono più alte anche a causa delle emissioni e non vi sono predatori. Poiché per loro è diventato facile trovare cibo, tendono a concentrarsi in aree specifiche, piuttosto che vagare come fanno fuori dagli ambienti urbani.

I procioni sono pericolosi?

Per gli esseri umani, non propriamente. Non sono né aggressivi, né attaccano senza motivo (anzi, sono spesso abituati alla presenza umana) ma restano animali selvatici. Se si sentono costretti o se hanno paura possono sicuramente mordere e trasmettere malattie o parassiti. La situazione sarebbe più problematica per gli animali domestici, qualora non fossero non vaccinati. In particolare la trasmissione della rabbia sarebbe pericolosa per gli animali domestici, ma in qualche caso anche per l’uomo. Pertanto è meglio non nutre questi piccoli mammiferi, né toccarli o avvicinarli. Costituiscono invece una minaccia per uccelli e anfibi, che sono soliti cacciare.

I procioni sono originari del Nord America; sono stati importati per il commercio di pellice nel 1934. All’inizio erano localizzati solamente a Wolfshagen, in Bassa Sassonia; alla fine della Seconda Guerra Mondiale sono scappati da un allevamento, stabilizzandosi nel resto della Germania. Al momento a Berlino le trappole per animali sono vietate, quindi la soluzione principale è ridurre il più possibile la spazzatura per le strade – un problema che al momento riguarda anche Roma, sempre più popolata da cinghiali.

Cosa fare per proteggersi

Per gli abitanti delle zone preferite dai procioni – specie se hanno un giardino – Berlin.de ha stilato una lista di misure possibili per tenere lontani i procioni e contenere il fenomeno:

  • Installare una griglia metallica sul camino
  • Chiudere le scappatoie sui tetti con materiali da costruzione durevoli
  • Fissare le coperture in lamiera sui tubi di scolo
  • Mettere fuori i sacchetti della spazzatura solo il giorno del ritiro o chiuderli a chiave in sicurezza
  • Non conservare cibo per animali in giardino o in terrazza
  • Non gettare nel terriccio del proprio giardino, frutta, carne, pesce e latticini
  • Raccogliere i frutti maturi e quelli caduti dagli alberi.

 

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Immagine di copertina: Procione © Joshua Cotten, Unsplash, CC0