Il tasso di disoccupazione in Germania cala improvvisamente

Straordinariamente in Germania il livello di disoccupazione è calato a novembre. Ma le nuove restrizioni imposte hanno provocato un nuovo aumento del tasso di disoccupazione soprattutto tra le persone con contratti a breve termine

Stando alle cifre diffuse dall’agenzia federale BA il tasso di disoccupazione in Germania a novembre è sceso a 6.1, quando ad ottobre si trovava a 6.2. Ciò ha sorpreso molti analisti, tra cui quelli di Factset, che avevano previsto un leggero aumento al 6.3 durante lo scorso mese. Il totale delle persone disoccupate è sotto i 2.7 milioni di persone, 61.000 in meno rispetto al mese scorso, ma 519.000 in più rispetto all’anno scorso. Questi dati hanno mostrato anche che 537.000 persone hanno ottenuto un contratto a breve termine nel periodo tra l’1 e il 25 Novembre. A causa delle ulteriori chiusure dello scorso mese molti servizi come bar, ristoranti, hotel e palestre hanno dovuto basarsi su un regime di sovvenzioni che gli avrebbe permesso di ridurre le ore di lavoro degli impiegati.  Un analista della IGN Bank, Carsten Brezski, afferma che le cifre di novembre suggeriscono che l’economia tedesca potrebbe uscire senza alcun danno maggiore dalla crisi economica provocata dalla seconda ondata di Covid-19. L’aumento degli impiegati con contratto a breve termine e l’impatto della seconda ondata smorzano però gli ottimismi iniziali. Il Governo tedesco ha già preparato milioni di euro per supportare le aziende che sono state colpite di più da questa nuova crisi economica, ma gli analisti temono che non basteranno a coprire tutte le insolvenze. Sebbene ciò è importante notare come il livello di disoccupazione abbia toccato il tasso più basso dall’aprile scorso.

I sorprendenti risultati della Germania durante la pandemia

Sebbene la situazione continui ad essere critica, bisogna sottolineare come le cifre proveniente dalla Germania siano molto diverse da quelle dell’Europa. Finora sono morte 25,000 persone, la metà delle quali solo nello scorso mese, è un risultato molto triste ma c’è anche da dire che la percentuale sta ancora a 30 morti ogni 100.000 persone, un terzo rispetto ai dati registrati in paesi come Italia, Spagna e Germania, in Francia la percentuale supera del triplo quella tedesca. Anche l’economia non ha risentito troppo del colpo causato dalla seconda ondata, il PIL è salito a 8.5 nel terzo quarto dell’anno, superando di gran lunga le aspettative degli economisti. Se il Governo avesse forzato un lockdown totale in Ottobre, uno dei momenti più propizi per le industrie, sarebbe stato un disastro per l’economia. Una delle cause per questi dati positivi potrebbe essere la non chiusura delle scuole fino alla metà di dicembre, la quale ha permesso ai genitori di continuare a lavorare.

La nota negativa

C’è anche da dire, però, che il vero lockdown ha avuto inizio in corrispondenza al periodo della feste, questo causerà sicuramente dei danni enormi ai commercianti e sebbene il Governo abbia già pronti diversi sussidi per supportare i gestori di bar, ristoranti e negozi, quasi sicuramente non basteranno per risarcire in toto le perdite subite. E il danno sarebbe stato ancora più grave se il lockdown avesse avuto inizio prima. Tutto ciò rappresenta una sconfitta per il Governo tedesco. Nei mesi scorsi si era deciso di optare per un lockdown “leggero”, nella speranza che sarebbe bastato per far ritornare la situazione alla normalità entro dicembre ma, come sappiamo, le cose non sono andate così. Già da settembre Angela Merkel aveva invitato i governatori dei 16 Länder ad applicare restrizioni più severe, ma non le è stato dato ascolto temendo che ci sarebbero state delle forte proteste di fronte a regole più dure. Così facendo i numeri dei contagi sono continuati a salire sino ad arrivare alle cifre di oggi.

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Immagine di copertina: Lavoro, StartupStockPhotos da Pixabay