Griessmühle, cosa è successo alla manifestazione per non far chiudere il club di Berlino

Una manifestazione per salvare il Griessmuehle

Mercoledì 22 gennaio sotto il Municipio (Rathaus) di Neukölln, circa 500 persone si sono riunite per dimostrare il loro supporto al club Griessmuehle che rischia la chiusura. Dalle 15:30 in poi berlinesi e non, soprattutto di giovane età, hanno iniziato a raccogliersi nella piccola piazza del municipio che piano piano si è riempita. Un palco montato per l’occasione ha visto alternarsi una serie di interventi e degli spezzoni musicali, dove la musica da club ha fatto danzare e riscaldare i manifestanti infreddoliti. Al motto di “Berlin don’t break our hearts” (Berlino non spezzare i nostri cuori), la gente ha difeso uno spazio amato e attraversato da persone che sentono di potersi esprimere realmente al suo interno.

“Meno centri commerciali stupidi e spazi di lavoro inutili. Più spazi liberi dove le persone carine possono incontrarsi”. Foto dell’autore.

«Abbiamo bisogno di posti come il Griessmuehle a Neukölln e a Berlino»

Martin Hikel (SPD), sindaco del distretto di Neukölln, tra i primi a parlare dichiara: «Abbiamo bisogno di posti come il Griessmuehle a Neukölln e a Berlino. È uno spazio dove le persone si riuniscono in modi unici. Bisogna avere questi posti per capire come la libertà e la giustizia di Berlino risiedano davvero al loro interno e non solo nei discorsi Gedella politica. Salveremo questa città e questi posti». Ancora più appassionati sono i toni di Florian Filtzinger, organizzatore del Berlin Pride: «Abbiamo imparato con il sangue a difendere questa cultura. La club culture è cultura, è identità, è un modo in cui la gente trova sè stessa […] Se Berlino si sottomette alla volontà di chiudere questi posti diventerà un posto noioso. Persino gli stessi berlinesi saranno sommersi dalla noia. Berlino, non puoi vivere solo di Berghain!». Il momento più intenso si è raggiunto intorno alle 18:30 quando lo staff del club è salito tutto insieme sul palco per ballare sulle note del classico pezzo “What is love”, dimostrando un forte attaccamento al loro posto di lavoro. Non dimentichiamo infatti che le chiusure dei club portano con sé al licenziamento di decine di lavoratori e non solo alla scomparsa di luoghi di divertimento.

Uno dei cartelli alla manifestazione. Foto dell’autore.

Cosa succede ora

Secondo un comunicato stampa della Club Commision, i rappresentanti della politica, la S IMMO (il gruppo che possiede l’immobile), il Griessmuehle e la Commissione del Club di Berlino hanno discusso il futuro del locale durante i colloqui degli ultimi due giorni. Il Comitato Culturale della Camera dei Rappresentanti di Berlino ha deciso di preservare il Griessmuehle, l’S IMMO ha accettato di discutere e si è dichiarata favorevole alla conservazione del club. Inoltre, gli operatori del club sono stati autorizzati a tenere un evento di addio fino al 3 febbraio e la data di sfratto è stata posticipata a metà febbraio. La S IMMO non esclude la possibilità di future aree per eventi, catering e club sul sito e si valuterà la possibilità di un uso temporaneo dell’area durante la fase di costruzione dell’edificio. A partire da metà febbraio invece verrà invece stabilita una sede provvisoria di cui ancora si ignora l’indirizzo. Secondo il Tagesspiele, si tratterebbe di un luogo o nel Mitte o a Lichtenberg. Continueremo a seguire gli sviluppi della vicenda, sperando che Berlino decida di salvare un suo luogo simbolo.

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Immagine di copertina: foto dell’autore.