Germania, comunità ebraica condanna la vendita di manoscritti di Hitler

Un gruppo ebraico europeo condanna la scelta di una casa d’asta di Monaco di vendere manoscritti di Adolf Hitler: «sfida la logica, la decenza e l’umanità».

Avverrà il prossimo venerdì, a cura della casa d’asta di Monaco Hermann Historica, la messa in vendita di alcuni manoscritti e appunti del dittatore nazista. È stato Bernhard Pacher, consigliere delegato della società, a confermare la notizia. Non si è fatta attendere la reazione di una comunità ebraica europea che ha condannato l’azione di Hermann Historica affermando che mettere questi manoscritti in vendita «sfida la logica, la decenza e l’umanità». La vendita potrebbe infatti acuire i sentimenti neo-nazisti nella Germania di oggi, un fenomeno, purtroppo, già abbastanza diffuso.

Il contenuto dei documenti.

I documenti risalgono a prima della Seconda Guerra Mondiale e sono discorsi, appunti e manoscritti di vario tipo che sono indirizzati a personaggi o gruppi che facevano parte del partito nazionalsocialista. Come ha confermato Pacher in essi vi sono riferimenti diretti alla risoluzione della ‘questione ebraica’ e alla preparazione della Germania per l’entrata in guerra. «Se distruggiamo questi oggetti (…) lasceremmo libera l’interpretazione di ciò che succedeva in quegli anni. I difensori della destra nazista diranno che Hitler non ha mai detto queste cose» afferma Pacher sottolineando il valore storico dei manoscritti. «Hitler stava preparando i tedeschi riguardo al fatto che ci sarebbe stata una guerra e quelli che non l’hanno capito dovevano essere totalmente ciechi. È riportato sui documenti».

I prezzi dei manoscritti e le critiche alla casa d’aste.

Hermann Historica è convinta che i documenti finiranno in mano a musei e ricercatori e non in mano a formazioni di estrema destra e neo-nazi. Ciò è dovuto al prezzo degli oggetti in questione: dai 2.500 ai 7.500 euro. Secondo Pacher, gli estremisti di destra non spenderebbero mai una tale cifra in oggetti originali. Ma le recenti critiche alla casa d’asta non sono le prime. Già negli anni passati Hermann Historica è stata criticata a causa degli oggetti venduti risalenti all’epoca nazista. La società comunque continua a sottolineare che i prodotti non finiscono mai in mano a componenti della destra neo-nazi. Risale al 2016 la vendita di un’uniforme di Hitler per 275.000 euro, così come altri oggetti appartenuti al dittatore.

Tra gli altri manufatti venduti ricordiamo poi uno spazzolino da denti placcato in oro di Napoleone Bonaparte, una sciabola appartenente all’ammiraglio Orazio Nelson e una spada del famoso seduttore italiano Giacomo Casanova.

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Immagine di copertina: Adolf Hitler Bundesarchiv, Bild 146-1990-048-29A / unknown Heinrich Hoffmann / CC BY-SA 3.0 DE