Berlino, un infetto su 9 ha contratto il Covid all’estero

L’amministrazione sanitaria ha rilevato, in sole tre settimane,  60 berlinesi infetti che hanno contratto il virus all’estero

Nelle ultime tre settimane, dal 6 al 26 luglio, a Berlino, sono state registrate almeno 60 persone infette da Covid provenienti dalle zone a rischio. Per la prima volta, ci sono dati affidabili su quanti berlinesi hanno contratto il Covid all’estero. Le cifre raccolte provengono da statistiche interne dell’amministrazione sanitaria. Un totale di 543 casi sono stati segnalati a Berlino durante questo periodo. Oltre ai singoli casi provenienti da nazioni come la Colombia, il Brasile, l’Egitto o il Togo, sussiste un numero sostanziale di casi rilevati nei Balcani. La maggior parte degli infetti proviene dalla Serbia, e dal Kosovo. Dalla Turchia, Paese in cui molti tedeschi-turchi residenti a Berlino hanno parenti, 8 sono i casi riscontrati nelle ultime tre settimane. Il Ministero Federale degli Affari Esteri e l’Istituto Robert Koch hanno classificato i Balcani come aree a rischio.

Sono necessarie misure preventive adeguate

Nel giro di pochi giorni, negli aeroporti di Berlino sono stati installati dei punti in cui è possibile fare il test per il Covid gratuitamente per le persone che rientrano nel Paese dalle cosiddette aree a rischio. Il sindaco Michael Müller ha affermato che il celebre ospedale di Berlino, lo Charité, avrebbe iniziato le operazioni di verifica in settimana. Contemporaneamente, sono state ideate delle offerte in modo tale che i viaggiatori possano sottoporsi – in modo gratuito – ai test garantiti dalle compagnie di assicurazione sanitaria.

Numerosi rimpatri che causano dozzine di infetti a Berlino: il caso di Spandau

L’Amministrazione Sanitaria afferma che i record di dati raccolti nei mesi di aprile e maggio differivano in modo significativo, che a quel tempo quasi nessuna persona proveniente dall’estero era infetta dal virus. In seguito alla revoca delle restrizioni di viaggio all’inizio della stagione estiva, sempre più persone vengono infettate lontano dal proprio Paese di provenienza. Ad esempio, un caso di Spandau (quinto distretto di Berlino) mostra quanto viaggiare sia pericoloso. Una coppia era tornata dal Regno Unito (Paese che non era classificato come zona a rischio) e aveva inconsciamente infettato 19 persone con il virus, inclusi i loro quattro figli e la suocera. L’Ufficio Sanitario di Spandau è stato obbligato a mettere in quarantena 58 persone per contenere il contagio.

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Immagine di copertina: Pixabay