Il NYT si chiede se i bouncer di Berlino stiano rovinando la club culture cittadina

Abuso di potere e selezione discriminatoria all’ingresso dei club: nuove  lamentele contro i buttafuori berlinesi

Un recente articolo del New York Times ha rimesso in discussione l’atteggiamento dei buttafuori dei club berlinesi. Il caso che ha riportato a galla le lamentele generali si è verificato ad un party al C / O Museum di Berlino, dove è in corso una mostra fotografica sulla club culture berlinese. Durante un party al suo interno, due agenti di sicurezza hanno trascinato una partecipante, Shaun Bass, sul pavimento verso l’uscita. La ragazza, inoltre,  è stata presa a calci da un’altra donna buttafuori. Le riprese video, che sono circolate su Facebook e Instagram, hanno testimoniato il tutto.  “Essere trattati in questo modo è folle”, ha affermato Shaun Bass. Un altro ospite, Simon Kaiser, un promotore del club di Berlino, ha detto che la stessa donna della security lo ha colpito alla testa e lo ha minacciato, durante la stessa festa.Il ragazzo ha avviato un’azione legale contro i buttafuori che presenziavano a quell’evento. C / O Berlin e la  DISK Agency,  che ha selezionato e formato i buttafuori dell’evento, hanno reso pubbliche le scuse a tutti i partecipanti alla festa. Anche il famigerato Berghain ha recentemente licenziato un membro del suo personale di sicurezza dopo che un clubber, Nico Limo,  ha presentato una denuncia formale. Nico Limo, che si identifica come a-gender e usa pronomi di genere neutro , ha denunciato un buttafuori che lo ha schiaffeggiato e ha fatto commenti razzisti dopo una disputa su un cappotto nel club. “Le persone della sicurezza dovrebbero proteggerci”, ha detto Limo in un’intervista telefonica. “Ma queste cose continuano a succedere.” No Shade, il collettivo di dj femminili, trans e a-gender che ha organizzato l’evento al C / O Berlin, ha dichiarato che gli abusi di potere da parte del personale di sicurezza del club sono ancora comuni in città.

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Door Policies e discriminazioni all’ingresso.

«There are many who feel that bouncers use racist criteria and exclude people from ethnic minorities from joining the party», si legge sul NYT. La selezione all’ingresso dei club berlinesi è ormai nota. Dovrebbe garantire l’esclusività del club, preservandolo da turisti occasionali che potrebbero travisare il significato del party. Tuttavia negli anni si sono moltiplicate le lamentele circa i criteri su cui si basa la selezione.  Un portavoce dell’Agenzia Antidiscriminazione di Berlino ha dichiarato di aver fornito consulenza legale su oltre 500 casi di discriminazione alle porte del club dal 2006. Parecchi amanti della vita notturna berlinese sostengono che il personale di sicurezza troppo zelante sta rovinando l’atmosfera tollerante.

Un problema che si trascina da tempo

La questione delle door-policies nei club berlinesi si trascina ormai da anni. Per fare un esempio, già nel 2010 il quotidiano Taz denunciava un caso di razzismo ai danni di tre ragazzi africani in un club di Friedrichsain. In quest’altro articolo della rivista inglese ExBerliner, datato 2010, Lutz Leichsenring della Commissione dei Club, ha addirittura ammesso l’esistenza del problema del razzismo durante la selezione all’ingresso dei club di Berlino. La situazione sembrava già aver raggiunto livelli paradossali già nel 2015.  In quell’anno, due imprenditori inglesi, hanno addirittura offerto 100 euro a chiunque svelasse loro tutti i segreti per entrare in maniera certa nei club più cool di Berlino.

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Immagine di copertina: dal film Berlin Bouncer