adidas-puma Dassler

Fratelli nella vita, nemici in affari: l’assurda storia dei Dassler, fondatori di Puma e Adidas

Il 21 settembre 2009 si svolse a Herzogenaurach un evento memorabile. Dopo 60 anni di controversie, i dipendenti di Adidas e Puma si strinsero la mano durante una partita di calcio

Forse non tutti sanno che Adidas e Puma nascono dalla scissione dei fratelli Rudolf e Adolf Dassler avvenuta durante la Seconda guerra mondiale. I due fratelli furono i primi a ideare delle scarpe in cuoio adatte agli sportivi, inizialmente cucendole a mano nella lavanderia della madre, poi realizzandole in una fabbrica vicino Norimberga, la Gebrüder Dassler Sportschuhfabrik. Qui furono prodotte le prime scarpe da calcio con i tacchetti e le prime scarpe da atletica chiodate. Le calzature realizzate dai fratelli Dassler contribuirono al successo di atleti come Jesse Owens, che alle olimpiadi di Berlino del 1936 vinse quattro medaglie d’oro.

Adolf e Rudolf Dassler

Adolf e Rudolf Dassler

La separazione dei fratelli Dassler

La storia sembra dare ragione a Adolf Dassler. Fu lui infatti a creare le prime scarpe di quella che, per un po’, fu l’azienda di famiglia. Reduce dalla prima guerra mondiale Adolf trovò nei fratelli Zehlein – piccoli produttori di tacchetti per le suole delle calzature sportive dove lavorava il padre Christoph – i primi finanziatori per produrre paia di scarpe sportive. È così che, nella lavanderia della madre, Adolf progetta e produce i suoi primi modelli, facendosi affiancare fin da subito dal fratello Rudolf, maggiore di quattro anni. il primo era il creativo, il secondo il venditore. L’idea ha successo e la Gebrüder Dassler diventa rapidamente un marchio riconoscibile e di successo. Le prime controversie (anche se sembra che i due si “odiassero fin da bambini) tra i due fratelli arrivano con l’inizio della Seconda guerra mondiale. Sono tante le leggende che circolano attorno alla loro separazione. Molti ritengono che Adolf abbia denunciato agli alleati il fratello chiamato alle armi e disertore dopo poco tempo trascorso al fronte. Se Rudolf infatti era dichiaratamente nazista (e fu per questo catturato dagli statunitensi), Adolf, nonostante l’iscrizione al partito (e ai vantaggi che l’attenzione per lo sport da parte dei nazisti significava aumento delle vendite), non manifestò mai apertamente nessuna simpatia per il führer. Un’altra versione del loro litigio è che tutto sia nato per una donna contesa. Nel 1948 nella stessa città di Herzogenaurach, più che mai lontani l’uno dall’altro, Rudolf fonda Ruda (poi Puma), mentre Adolf Adidas (il nome deriva dalla combinazione del diminutivo “Adi” e delle iniziali del cognome: AdiDas). Dal momento della scissione anche la cittadina bavarese si divise in due fazioni. I due marchi competono non solo sul mercato, ma anche sulla tecnologia: entrambi volevano essere i primi ad arrivare su miglioramenti per migliorare le prestazioni degli atleti. Tra i due fu sicuramente l’Adidas ad avere, inizialmente, il maggiore successo, ma in generale c’è da dire che è  grazie a loro che l’abbigliamento sportivo si è legato a doppio filo con la tecnologia, spingendo tutte le altre aziende a fare lo stesso. I due fratelli morirono a distanza di quattro anni l’uno dall’altro: nel 1974 Rudolf, nel 1978 Adolf (che aveva visto un’altra scissione interna: nel 1973 il figlio Horst fondò l’Arena, azienda leader per abbigliamento per il nuoto). Nel 2016 la storia dei due fratelli tedeschi è diventata anche una serie televisiva realizzata da RTL. Oggi le due aziende sportive appartengono a proprietari diversi: Adidas è nelle mani del colosso francese Ppr, mentre Puma di svariati azionisti.

adolf-dassler adidas

Adolf “Adi” Dassler adidas: Fonte Adidas

La riconciliazione tra Adidas e Puma

La scelta del 21 settembre come giorno di riconciliazione tra le due aziende non è casuale. Dal 2001 infatti l’Onu ha fissato in questa data la giornata mondiale della pace. Dopo la simbolica stretta di mano tra i lavoratori di Adidas e Puma, ai dipendenti è stato mostrato il documentario “Peace One Day” del regista inglese Jeremy Gilley, realizzato proprio in occasione della “giornata mondiale della pace”.

 

Leggi anche: Un uomo sta guidando dalla Malesia alla Germania per sposare l’amore della sua vita

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 212 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

Guarda foto e video e partecipa a concorsi per biglietti di concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter