Come i tifosi tedeschi hanno fatto eliminare il posticipo del lunedì

Contro la pay Tv vincono i tifosi: il Dortmund ha ottenuto l’annullamento delle partite del lunedì

Contro la programmazione del lunedì del Bundesliga, il maggiore campionato tedesco di calcio, i tifosi del Borussia Dortmund avevano deciso di non andare allo stadio. Cinque le partite previste il lunedì sera, una il 22 febbraio proprio tra il Borussia Dortmund e l´Augsburg. Il posticipo del lunedì ha suscitato grande rabbia tra i tifosi che, ritenendo il Monday Night una scelta di interesse delle pay tv, si sono opposti minacciando di disertare in massa le partite. Un avvertimento che ha sortito il suo effetto. Grande attrattiva del campionato è infatti lo spettacolo offerto dagli ultras del Dortmund, soliti mettere in scena la famosa Gelbe Wand (“muro giallo”), senza cui lo stadio si sarebbe svuotato di colore ed entusiasmo. Insieme allo sciopero del Gelbe Wand, anche i sostenitori dell’Eintracht Francoforte avevano dato vita a una protesta caratterizzata da migliaia di fischietti e dal lancio di palline da tennis sul campo con lo scopo di impedire lo svolgimento della partita. La protesta, forte dell’unione e della reciproca collaborazione tra tifosi, ha infine ottenuto l’annullamento dei posticipi: a partire dalla stagione 2020/2021 niente Monday Night per la Germania.

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Il modello tedesco ha permesso la vittoria contro la pay tv

I tifosi tedeschi hanno spalti d’onore negli stadi da quando, dopo la vittoria dei Mondiali 2014, si è iniziato a parlare del “modello tedesco” che prevede una percentuale di riempimento degli stadi altissima. L’affluenza alle partite di serie B è infatti di oltre 27mila spettatori e per il Bundesliga la media sale a 44mila. Gli stadi tedeschi consentono una partecipazione della tifoseria ben lontana dalla realtà italiana, strutture nuove e funzionali permettono infatti agli spettatori di assistere alla partita a bordo campo, immersi nell’azione. I settori popolari sono invece formati da Sanding Areas, tutti in piedi ma in sicurezza. Date queste premesse non è difficile capire perché il Bundesliga sia il campionato numero uno d´Europa per quanto riguarda l’affluenza. Con i tifosi a fare da padroni di casa allo stadio, e grazie al fronte unito mantenuto dai diciotto club del Bundesliga, è stato così possibile convincere la Dfl (Deutscher Fußball-Bund, la Federcalcio locale) a rivedere il contratto che prevedeva i posticipi fino alla fine di giugno del 2021.

Il confronto tra la Lega Calcio e la tifoseria tedesca

Il dibattito tra tifoseria e Lega ha avuto inizio un anno fa con un comunicato degli ultras gialloneri, che hanno così manifestato la loro ferma opposizione al Monday Night: «Hanno oltrepassato il limite. Non tutto è accettabile. Non prenderemo parte a questa evoluzione ridicola del fischio d’inizio. Molti gruppi e fanclub, che da molti anni sono presenti a tutte le partite interne del Borussia Dortmund, non presenzieranno alla gara del lunedì». A un anno di distanza la contestazione si è via via diffusa sui social, ottenendo sempre più consensi tra i tifosi. Un nuovo comunicato dei gialloneri ha ribadito la loro presa di posizione: «La partita al lunedì sera è un altro passo verso la svendita del calcio, che interessa solo alle società e alle emittenti televisive.» Dopo una campagna lunga un anno e un boicottaggio ben riuscito (l’assenza delle tifoserie tra gli spalti), l’ultima riunione della Lega tedesca ha decretato che nella stagione 2020/2021 non ci sarà più il match del Monday Night, la tradizione inglese che era stata adottata in Germania grazie alla suddivisione dei diritti televisivi del triennio scorso, dal 2016 in avanti. In favore dei suoi tifosi la Lega si è quindi schierata contro la commercializzazione del calcio e da agosto 2020 ci saranno più partite la domenica.

Tifosi pienamente coinvolti, come fanno in Germania

I club tedeschi considerano i propri tifosi come protagonisti e come tali vengono trattati, consentendone un pieno coinvolgimento e agevolandone la partecipazione. Seguire la propria squadra è infatti meno dispendioso in Germania, con 182 euro per un abbonamento nelle curve, piuttosto che in Italia, dove costa ben 254 euro. Con la  “regola del 50%+1”  tutte le squadre tedesche sono controllate dai tifosi, pienamente coinvolti nella vita dei club. Per garantire una proficua collaborazione e comunicazione tra club e tifosi, ogni squadra tedesca usufruisce di un ufficio di relazioni con i tifosi, lo Slo. Tramite questa organizzazione vengono raccolte le idee, le esigenze e le proposte dei tifosi, considerati  non solo frequentatori ma veri e propri padroni dello stadio. Diversi in Germania, oltre l´approccio dei club nei confronti delle tifoserie, anche i tifosi stessi. I gruppi ultras tedeschi sono infatti spesso più inclusivi e aperti rispetto a quelli italiani, mentre i gruppi indipendenti collaborano sistematicamente con le società. Ci sono infine i Fanabteilungen, gruppi di tifosi-soci di cui non si ha un corrispettivo in Italia.

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Immagine di copertina: ©Photo by Joseph Barrientos on Unsplash