Cronaca di un incontro tragicomico con la polizia di Berlino

di Andrea Maman

Prendo appuntamento per un caffé con un’amica che vive a Spandau e dato che ho la macchina con me decido di muoverla un po’. Parto così per per l’avventura, sono poco più di 20 km da dove vivo io. Per arrivare mi affido al navigatore satellitare; l’andata è un successo ma mi ero ripromesso di partire per le 16 massimo per il ritorno per non incontrare il traffico delle ore di punta. Faccio un po’ tardi e parto per le 17, ma sono abbastanza tranquillo perché l’andata è stata relativamente semplice. A metà strada del ritorno il navigatore si impalla. Non funziona, non c’è campo forse a causa della nuvolosità intensa. Vado in tilt, non so dove andare. Seguo i cartelli e prendo alcune strade un po’ a caso, finendo con il trovarmi in grandi viali e stradoni sempre più ampi, prima due poi tre e ad un certo punto 5 corsie per senso di marcia su strade lunghe chilometri e chilometri e il traffico è molto intenso perché è un’ora di punta.

Dio inizia ad essere l’unico testimone di quest’avventura perché inizio a nominarlo intensamente! Ad un certo punto, dopo essere riuscito ad uscire da una rotonda di 5 corsie capisco che mi trovo sulla Straße des 17.Juni e mi viene da piangere! Noto una strada laterale con pochissimo traffico e decido di imboccarla pensando mi facesse oltrepassare il fiume Sprea. Se mi porta un po’ più a nord riesco a tornare a casa (Prenzlauer Berg) con più facilità. Devo andare dritto e non capisco per quale motivo tutte le macchine svoltano a destra seguendo il traffico; io vado dritto, voglio oltrepassare la Sprea…Non mi segue nessuno e davanti a me non c’è più nessuno. Dopo poche centinaia di metri svolto ad una curva e mi trovo davanti al Reichstag, su Platz der Republik. Faccio un’inversione a U, tanto non c’è nessuno, e mentre la faccio penso che per i tedeschi un’inversione a U fatta in modo irregolare è come per un napoletano un’inversione a U in modo regolare: desta sospetto!

Vedo subito i lampeggianti della Polizei accendersi e vengono verso di me a tutta velocità! Vabbé penso, mi fermo scendo e mi metto a piangere! Mi accostano e mi chiedono cosa stia facendo. Io scendo dalla macchina pallido e con le mani sul viso gli spiego che mi sono perso, che il navigatore non mi funziona e che non so più come tornare a casa. Si guardano..il poliziotto scende, guarda dentro la mia macchina con una pila..non ho niente di sospetto! Si consulta con il collega e mi chiede dove devo andare. “Prenzlauer Berg” gli rispondo. Si consulta di nuovo un attimo. “Salga in macchina e ci segua”…non credevo alle mie orecchie! Mi hanno scortato fino a 500 metri da casa. Accostano, vengono verso di me e mi chiedono se adesso mi sono riorientato. Non so veramente come ringraziarli, avrei voglia di abbracciarli, ma mi limito ad un grazie. Ai tedeschi non piacciono le effusioni. Ma chissà, a ripensarci ora, forse mi sbagliavo…

Photo © Tim CC BY Sa 2.0

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