Foto di copertina: © immagine dal video Youtube "Alfred Eisenstaedt: The man behind the camera"

La storia di Alfred Eisenstaedt, il fotoreporter tedesco che scattò una delle foto più belle della storia

Alfred Eisenstaedt è stato un fotoreporter tedesco di fede ebraica, emigrato negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni del regime nazista. Qui scattò una delle foto più belle della storia, il bacio a V–J day a Times Square

Alfred Eisenstaedt è nato nel 1898 a Dirschau, nella Prussia dell’ovest da una famiglia ebraica. La famiglia si trasferì successivamente a Berlino nel 1906. Prese parte al Primo conflitto mondiale combattendo in artiglieria dove rimase gravemente ferito. Alla fine della guerra iniziò a lavorare, prima come venditore di bottoni, in seguito come fotografo per il Berliner Tageblatt.

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La carriera da fotoreporter

Alfred Eisenstaedt iniziò la sua carriera da fotoreporter nel 1928, e da allora cominciò a girare l’Europa scattando quelle che divennero in seguito le sue fotografie più famose. È a questo periodo che risale lo scatto alla bellissima Marlene Dietrich. In Italia ha immortalato l’incontro di Benito Mussolini con Adolf Hitler. Nel 1933, alla riunione della Lega delle Nazioni di Ginevra, fotografò Joseph Goebbels. La foto è famosa in tutto il mondo poiché il feroce gerarca nazista dapprima si fece immortale in una posa naturale e rilassata da altri fotografi, al cospetto dell’ebreo Alfred rivelò invece uno dei suoi sguardi più feroci. La reazione nel viso di Goebbels è un chiaro un mix di nervosismo, disgusto e disagio, tanto che la foto fu intitolata “Gli occhi dell’odio”. Da quell’incontro Alfred Eisenstaedt dirà: «Mi è stato chiesto spesso come mi sentissi a fotografare quell’uomo. Naturalmente non bene, ma quando ho la macchina fotografica nelle mie mani, non conosco la paura».

La fuga negli Stati Uniti

Alfred Eisenstaedt fu costretto a fuggire dalla Germania nazista nel 1935. Decise così di emigrare negli Stati Uniti d’America e di stabilirsi a Jackson Heights, a New York. Qui iniziò a collaborare prima con la rivista Vita Magazine per poi essere assunto dalla rivista Life dove ebbe modo di realizzare all’incirca 90 copertine e di immortale personaggi celebri come: Sophia Loren, Marilyn Monroe, Ernest Hemingway, Gene Kelly, Jackie Kennedy e Bette Davis. Ed è proprio in questi anni che Alfred Eisenstaedt realizzò quello che è divenuto il suo scatto più celebre, il bacio tra un’infermiera e un marinaio avvenuto alla fine della Seconda guerra mondiale.

Il celeberrimo scatto al “V–J day a Times Square”

È il 14 agosto del 1945 quando il presidente Harry Truman annunciò ufficialmente la vittoria sul Giappone, proclamando così la fine del Secondo conflitto mondiale. In molti si precipitarono nelle strade per festeggiare la fine della guerra e questa giornata venne ricordata con il nome di V-J day che sta per Victory over Japan Day. Fu durante questa giornata, a Times Square, che Alfred Eisenstaedt immortalò con la sua fedelissima Leica IIIa un marinaio che bacia un’infermiera in un appassionato casqué. Da allora in molti si sono chiesti chi fossero i due ragazzi ritratti nella foto; in tanti ipotizzarono fossero due perfetti sconosciuti, altri invece che fossero l’infermiera Greta Zimmer Friedman morta nel 2016 e il marinaio George Mendonsa. La verità non si saprà mai, ma ciò che è noto è che Alfred Eisenstaedt è riuscito a catturare uno dei momenti più belli della Seconda guerra mondiale.

 

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Immagine di copertina: © immagine dal video Youtube “Alfred Eisenstaedt: The man behind the camera