Il sindaco di Berlino è il governatore meno amato di tutta la Germania

Il sondaggio di RTL/N-TV non lascia spazio ad interpretazioni, Michael Müller non soddisfa i suoi cittadini

Secondo un sondaggio, il sindaco di Berlino Michael Müller è il meno amato di Germania. Su un campione di 500 cittadini per stato, il “Barometro delle tendenze di RTL/N-TV” ha appurato che solo il 27% dei cittadini berlinesi è soddisfatto dell’operato del primo cittadino, il 67% è insoddisfatto e la restante parte non ha voluto esprimersi. In testa a questa speciale classifica, che si riferisce ai governatori di uno Stato in un contesto federale come quello tedesco, (Berlino è città-stato), troviamo Winfried Kretschmann del Baden-Württemberg, regione a sud-ovest del paese.

Alla guida della città-stato Berlino dal 2014

Michael Müller, del partito socialdemocratico (SPD), è diventato Burgermeister di Berlino nel 2014 in seguito alle dimissioni di Klaus Wowereit. Quest’ultimo, dello stesso partito e primo governatore dichiaratamente omosessuale di un Land, lascia definitivamente la politica dopo 13 anni al vertice della capitale. Müller rimane quindi in carica per i restanti due anni del mandato precedente, per poi essere scelto dagli elettori alle consultazioni del 2016. La costituzione della città-stato di Berlino prevede l’elezione di una camera dei rappresentanti che esprime il primo cittadino, il quale sceglie personalmente il senato, con funzione simile ad un consiglio dei ministri. Ad oggi la coalizione che lo sostiene è composta da SPD, Die Linke (la sinistra) e i Verdi, ed è definita Rot-rot-grün (rosso-rosso-verde), alleanza che si è vista per la prima volta in Turingia nel 2014.

Sono molte le questioni che non ha adeguatamente affrontato

Al momento, il sindaco è impegnato nella battaglia per portare il costo dei trasporti ad un solo euro al giorno, come abbiamo spiegato qui. Per i suoi cittadini questo non basta, e i problemi in città stanno aumentando, tra cui l’aumento dei prezzi degli affitti. Berlino infatti, da sempre al centro dell’attenzione per le lotte abitative, sta vivendo un periodo nero da questo punto di vista. La speculazione di agenzie immobiliari e grandi gruppi economici è in crescita costante e sta sconvolgendo l’anima di una città che si è da sempre distinta per la sua dimensione umana rispetto alle altre capitali europee. L’autostrada che dovrebbe attraversare una delle zone più frequentate tra i distretti di Treptow e Friedrichshain (che farà chiudere club storici e studi artistici) è solo l’ultimo di questi controversi progetti di investimento. Un’amministrazione che, nonostante il blocco degli affitti per i prossimi cinque anni, non è riuscita e dimostra di non riuscire a porre un argine a tutto questo, non piace ai berlinesi. Nel 2021 si terranno le elezioni per il nuovo sindaco e difficilmente vedremo Müller riconfermato, sempre che si presenti.

Leggi anche: Berlino non è più economica. Ecco di quanto sono saliti gli affitti dal 2004 ad oggi.

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Immagine di copertina: Municipio Berlino, © Allie_Caulfield, CC BY 2.0, da Flickr.