Heckmann-Höfe, i bellissimi cortili nascosti di Berlino sconosciuti ai più

Alla scoperta degli Heckmann-Höfe, cortili poco conosciuti, ma molto suggestivi, del centro di Berlino

Gli Heckmann-Höfe sono tre cortili collegati l’uno all’altro nella cosiddetta area Spandauer Vorstadt all’interno del quartiere Mitte di Berlino. Vi si può accedere da tre punti diversi: Oranienburger Straße 32, Auguststraße 9 e Tucholsky Strasse 18, passando sotto piccoli tunnel che solo una volta percorsi rivelano la bellezza a cui danno accesso. Gli Heckmann-Höfe sono caratteristici non solo per la loro atmosfera fiabesca (e dire che due secoli fa erano zona di operai e classi povere), ma anche per la loro storia e le botteghe che li occupano. Sotto i diversi archi da attraversare per arrivare ai cortili sono presenti delle citazioni letterarie, scritte direttamente sui muri.

La storia degli Heckmann-Höfe

Meno conosciuta dei Hackesche Höfe, complesso di otto cortili situato a poca distanza, l’area Heckmann-Höfe viene costruita nel 1799, ma prende effettivamente vita solo nel 1858. In quell’anno, un mercante di legname costruisce al suo interno una stalla per cavalli, una rimessa e alcune costruzioni residenziali. Nel 1905 il magnate industriale Heckmann acquista l’area e ne cambia il nome, battezzandolo come è conosciuto ancora oggi. Da quel momento in poi, i cortili sono in costante evoluzione. Al loro interno vengono costruiti uffici, compagnie aziendali e negozi, uno sviluppo però interrotto dall’avvento del nazismo e dalle esigenze di convertire qualsiasi fabbrica affinché contribuisca al riarmo.

 

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La nuova vita degli Heckmann-Höfe dopo la riunificazione

Rimasta ad Est con la divisione in due della città, la zona viene usata come sede di uffici di aziende e piccolo artigianato durante il regime socialista senza particolari opere di restauro nonostante i danneggiamenti dovuti alla guerra. Dopo la riunificazione del 1989, i cortili, ormai in decadenza, vengono di fatto riscoperti e salvati dagli artisti di Berlino. La scena culturale della città, formata da musicisti, cantanti e creativi, decide di dargli nuova vita. Grazie alle loro idee, questo magico luogo torna ad essere il centro degli scambi ospitati in passato. La zona viene completamente ristrutturata negli anni 2000. Gli spazi commerciali, rimasti parzialmente vuoti per parecchio tempo, dal 2014 sono obiettivo ideale per diversi investitori. Piccoli negozi, ristoranti, botteghe d’artigianato e un piccolo teatro hanno preso casa in quest’area, riportando indietro l’atmosfera idilliaca che l’ha sempre caratterizzata grazie ad attività particolari come la Bonbonmacherei (fabbrica di caramelle), il ristorante di cucina israeliana Night Kitchen (dentro un’ex scuderia), il teatro Galli, varie sartorie e una Tea House.

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