Bundesliga, finalmente torna l’equilibrio: è lotta tra Bayern e Dortmund per il titolo

Dopo anni di dominio incontrastato torna finalmente l’equilibrio in Bundesliga.

Gli ultimi campionati stravinti dal Bayern Monaco avevano tolto suspence e un pizzico di fascino a un torneo che era in grande ascesa anche a livello internazionale. La tirannia dei bavaresi aveva stufato e tutto faceva prevedere che anche in questa stagione la situazione non sarebbe cambiata granché. Un fenomeno causato dal ricchissimo fatturato e dall’attrattiva esercitata dal club bavarese, che in Germania può permettersi di strappare pressoché qualsiasi giocatore alla concorrenza, depotenziando in maniera esponenziale quelle che potrebbero essere le rivali al titolo. E invece in questa stagione le cose non stanno andando come preannunciato, perché a rompere le uova nel paniere ci sta pensando il Borussia Dortmund.

Il ritorno di Favre dà nuova vita al campionato tedesco

A dir il vero i gialloneri sono stati sempre tra i principali rivali del Bayern, tanto che sono stati gli ultimi nel 2012 a interrompere la tirannia dei bavaresi. Una rivalità molto accesa, che però in questi ultimi anni è rimasta più sulla carta che sul campo, dove il Bayern ha dominato in lungo e largo. È servito il ritorno in Bundesliga di un tecnico come Lucien Favre per ridestare il campionato tedesco. L’allenatore svizzero in carriera non avrà vinto tanto, ma è sempre riuscito ad ottenere buoni risultati tra Zurigo, Herta Berlino, Borussia M’gladbach e Nizza. Un ruolino di marcia che gli è valso la chiamata da un club storico come il Dortmund che, dopo le deludenti esperienze sotto la guida di Bosz e Stoger e quella a fasi alterne di Tuchel, spera di aver trovato il degno sostituto di Jurgen Klopp. Non potendo competere dal punto di vista economico con il Bayern, i gialloneri hanno sempre dovuto industriarsi per cercare in giro per il mondo giovani interessanti, far crescere il proprio vivaio e cercare di trattenere il più a lungo possibile i propri campioni dal richiamo di altri e ricchi club (Bayern su tutti). Un esperimento che quest’anno sta funzionando alla grande e che ha portato alla ribalta ragazzi come Jadon Sancho, Christian Pulisic (già acquistato dal Chelsea per oltre 60 milioni per la prossima stagione) e Bruun Larsen. Il risultato sarà con ogni probabilità quello di portare a un testa a testa fino al termine della Bundesliga.

Nuove sfide per un club che non conosce altra parola che “vincere”

Dal canto suo il Bayern non può certo dirsi soddisfatto della stagione in corso. I bavaresi solo di recente sono riusciti a colmare il gap col Dortmund, che nella prima metà del campionato aveva ottenuto un grosso vantaggio, salvo sperperarlo strada facendo. L’arrivo di Niko Kovac finora si sta rivelando un azzardo. Perdere la Bundesliga sarebbe un’onta difficile da cancellare per un club che non conosce altra parola che “vincere” e che rispetto alle altre società tedesche ha una potenza economica da non temere rivali. Si tratterebbe di un fiasco ancor più grande all’indomani dell’inopinata eliminazione dalla Champions League, dove i bavaresi sono stati fatti fuori dal Liverpool agli ottavi di finale, proprio contro l’”odiato” Jurgen Klopp. Per di più i bavaresi devono pensare anche al futuro immediato, visto che a giugno con ogni probabilità finirà la storia di amore tra il club e due fenomeni del calibro di Frank Ribery e Arjen Robben, fautori di tanti successi negli anni trascorsi all’Allianz Arena. Senza contare che tanti pilastri della squadra, come Neuer, Boateng, Lewandowski, hanno superato i 30 anni. Ad ogni buon conto, Betway vede favorito il Bayern per il successo finale in Bundesliga, dato che quota i bavaresi a 1,30, contro il 3,40 del Borussia Dortmund (quote al 15 marzo 2019).

Il caso dell’Eintracht Francoforte

Delle altre non c’è traccia per la corsa al titolo. Tutte hanno abdicato ancor prima che cominciasse la stagione. Lo Schalke 04 che aveva chiuso la passata Bundesliga alle spalle del Bayern è addirittura in lotta per non retrocedere, il Lipsia viaggia a oltre 10 punti di distanza, così come pure il Borussia M’gladbach. Anche l’Herta Berlino, espressione della capitale tedesca, e forte dei 75.000 dell’Olympiastadion continua a vivacchiare a metà classifica senza né lode né infamia. L’unica squadra tedesca rimasta a mantenere alto il nome della Germania in Europa è l’Eintracht Francoforte, che ha eliminato l’Inter negli ottavi di finale di Europa League e che in Bundesliga se la gioca per il quarto posto che vale l’accesso alla futura Champions.

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Foto © Pixabay / Tama66